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Australia: Diario di viaggio, seconda parte

Oggi abbiamo dedicato la giornata alla visita di un centro specializzato nel recupero di animali minacciati, vittime di incidenti o bisognosi di cure. Questo centro che opera nel Nord della Tasmania accudisce in particolare ornitorinchi ed echidna, due particolarissime specie di mammiferi – anche detti mammiferi monotremi – che si riproducono deponendo delle uova (i piccoli vengono comunque allattati dalla madre!). Sono specie uniche  dell’Australia  e oggi particolarmente minacciate dai cambiamenti climatici, dalla siccità e dagli incendi. Per fortuna anche l’Australia è piena di  volontari straordinari che dedicano il loro tempo e tutta la loro passione ad assistere e recuperare animali feriti, vittime di incidenti o comunque bisognosi di cure, esattamente cone i volontari del WWF in Italia e nel resto del mondo. Osservare per la prima volta dal vivo un echidna e un ornitorinco – dopo averli visti in decine di documentari – è stato molto emozionante. Sono animali unici al mondo.


Non esiste oggi una stima esatta di quanti ornitorinchi sopravvivano in Australia, ma si sa che le grandi siccità e gli incendi stanno mettendo a serio rischio il loro habitat di acque e di foreste. In TV hanno fatto vedere un centro di recupero per i canguri travolto dagli incendi dove un gran numero di questi affascinanti marsupiali ha perso la vita. I gestori del rifugio bendavano le ferite dei canguri sopravvissuti tra lacrime e singhiozzi. Gli animali sono le grandi vittime degli incendi che stanno divorando le foreste australiane ma la sofferenza di chi a loro si dedica – gestori di parchi, volontari,  naturalisti, ricercatori – o più semplicemente amanti della natura – é enorme.

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