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Dieci tigri in condizioni critiche in Polonia

Il WWF Italia chiede al governo italiano di assumere un’iniziativa diplomatica urgente affinché sia risolta l’emergenza in cui versano le 10 tigri oggi bloccate in territorio polacco. La situazione è critica visto che le tigri, da informazioni pervenute attraverso una lettera inviata al ministero degli Esteri e per conoscenza al WWF Italia, versano in condizioni di grave sofferenza. Da 9 giorni sono bloccate in un camion al confine tra Polonia e Bielorussa. Tra l’altro una delle 10 tigri sarebbe deceduta proprio a causa di questa situazione. 

Dopo aver ricevuto la segnalazione il WWF Italia ha allertato immediatamente il WWF Polonia che ha subito trovato una struttura disponibile ad ospitare le tigri. Il WWF Polonia si è anche messo a disposizione per sostenere i costi di mantenimento delle tigri per tutta la durata dell’emergenza.

Gli uffici del WWF Italia hanno immediatamente scritto a quelli del ministero degli Esteri per sollecitare un intervento diplomatico immediato che metta in sicurezza le tigri e consenta alla struttura individuata di prendere temporaneamente in custodia i felini. Secondo il WWF l’ultima destinazione di questi animali nati comunque in cattività dovrebbe essere un centro di recupero idoneo. Inoltre il WWF chiede che venga avviata un’indagine per verificare se la compravendita degli animali ed il relativo trasporto siano state eseguite rispettando tutte le prescrizioni normative.

Questo triste episodio accende i riflettori sul drammatico commercio di cui sono ancora oggi oggetto questi straordinari felini. Secondo un’indagine di Interpol del 2018 (World Atlas of illicit flows), l’85% del commercio mondiale di tigri avviene in Europa. In molti casi non si sa quale sia l’effettivo destino delle tigri. Sappiamo però che nel passato è stata denunciata la presenza in Europa di allevamenti di tigre che potrebbero rifornire il mercato illegale di loro parti (ossa, organi, etc.), utilizzate dalla medicina tradizionale asiatica.

In molti casi le tigri vengono comunque destinate ad essere utilizzate nei circhi dove, nonostante le continue denunce del WWF, sono ancora utilizzate legalmente.

Il WWF chiede, inoltre, che l’Europa adotti delle misure immediate per eradicare in maniera definitiva questo commercio che avviene sulla pelle di animali che dovremmo proteggere e rispettare e che hanno il diritto di vivere libere nel loro ambiente naturale.

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