Impegnato a contribuire alla conservazione della biodiversità animale, il Ceva Wildlife Research Fund è un fondo di dotazione unico nel suo genere, la cui missione è finanziare progetti scientifici per proteggere la salute degli animali.
Milano 8 ottobre 2024: In occasione della Giornata Mondiale degli Animali che si celebra il 4 ottobre, il Ceva Wildlife Research Fund – un fondo di dotazione creato da Ceva Salute Animale, la quinta azienda al mondo nel settore della salute animale, presente in oltre 110 Paesi – mette in evidenza le proprie opere e iniziative a favore di tutti gli animali e della biodiversità, nell’ambito della direttiva “One Planet”. Il Ceva Wildlife Research Fund è il primo fondo di dotazione di questo tipo a sostenere progetti di ricerca applicata sugli animali selvatici. Ceva ha creato il fondo in linea con il suo impegno a preservare la biodiversità animale e a proteggere tutti gli animali. L’ambizione è quella di controllare meglio il rischio di zoonosi, uno dei principali impegni di Ceva.
I rischi derivanti dalle interazioni tra uomo e animali selvatici sono in aumento: Il 70% delle nuove malattie infettive che oggi colpiscono l’uomo sono di origine animale e hanno origine soprattutto negli animali selvatici. Inoltre, le malattie possono passare da un comparto all’altro (animali selvatici, animali domestici, esseri umani), come abbiamo visto negli ultimi anni con l’influenza aviaria, rendendo lo studio delle interfacce cruciale per la biosorveglianza. Poiché il controllo delle malattie che si verificano nella fauna selvatica e la tracciabilità dell’origine dei focolai sono particolarmente complessi, questo fondo filantropico sostiene, tra le altre cose, la ricerca per affrontare queste problematiche.
Attualmente, il progetto Ceva Wildlife Research Fund finanzia e rende possibili circa 12 progetti diversi, tutti finalizzati alla salvaguardia della biodiversità, alla riduzione dei rischi zoonotici o alla facilitazione delle interazioni tra fauna selvatica, animali da allevamento ed esseri umani. Uno di questi progetti prevede di aiutare la conservazione dei koala australiani combattendo la clamidia. Il Fondo collabora con l’Università della Sunshine Coast di Brisbane finanziando la fase finale dello sviluppo del vaccino e i relativi test, oltre a sostenere ulteriori studi da utilizzare nel processo di registrazione ufficiale del vaccino.
Il fondo ha inoltre lavorato a sostegno del parco belga Pairi Daiza, implementando un programma di vaccinazione contro l’influenza aviaria altamente patogena (HPAI), una sperimentazione sul campo per proteggere gli uccelli del parco più a rischio, come i pellicani dagli occhiali e i pavoni selvatici. Dopo una valutazione tecnica di diverse opzioni rilevanti per la protezione dei loro uccelli, hanno optato per un vaccino innovativo e privo di rischi per i loro animali, completato nei mesi di marzo e aprile 2023. Sulla base di questa prima vaccinazione, nel settembre 2024 è stato effettuato un secondo ciclo di vaccinazione per i pinguini africani, rafforzando ulteriormente le misure sanitarie adottate per la popolazione aviaria del parco.
Marc Prikazsky, presidente del Ceva Wildlife Research Fund, afferma: “Il Ceva Wildlife Research Fund arriva in un momento cruciale per la ricerca sul campo. Poiché è urgente agire, vogliamo fornire fondi per soluzioni innovative per prevenire, diagnosticare e curare le malattie che possono essere trasmesse dagli animali all’uomo, ma anche per contribuire a preservare le specie in via di estinzione e garantire interazioni più sicure tra animali selvatici e di allevamento”. Questa iniziativa è un modo per contribuire a migliorare le interazioni tra salute umana, animale e ambientale, proteggendo al contempo il futuro del nostro variegato pianeta”.
Il fondo è presieduto dal Dr. Marc Prikazsky e gestito dal suo direttore, il Dr. Pierre-Marie Borne. Se siete interessati a fissare un colloquio con loro per saperne di più sul fondo e sugli altri progetti o sull’approccio preventivo alla ricerca e allo sviluppo dei prodotti, non esitate a contattarci.