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Il dramma dell’Amazzonia continua

Il WWF in campo per ridurre gli impatti sostenendo le comunità locali

Da alcuni mesi siamo davanti a una terribile emergenza incendi in Amazzonia, che abbiamo raccontato e contrastato diventando protagonisti di una protesta pubblica appoggiata da milioni di persone nel mondo.
Solo ad agosto 2019 sono stati registrati 30mila righi, con un aumento del 196% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente: conseguenza diretta di una deforestazione accelerata, alimentata dalle politiche del presidente brasiliano combinate ai tagli del governo sui controlli della deforestazione e degli incendi illegali.
All’inizio di settembre, i dati mostrano una riduzione del numero di incendi in Amazzonia, ma nonostante questo gli allarmi legati alla deforestazione sono aumentati e questo significa che- entro la fine dell’anno o nella prossima stagione secca-è molto probabile che altre aree vengano bruciate, poiché i roghi sono una conseguenza della deforestazione. L’emergenza, poi, riguarda altre ecoregioni come il Pantanal e il Cerrado, dove il numero di roghi risulta invece in aumento. Nella regione di Santa Cruz in Bolivia, sono stati distrutti 3,5 milioni di ettari, con oltre 4.000 famiglie e innumerevoli specie colpite.
 
Per continuare a contrastare questa emergenza è necessaria un’azione continua e a lungo termine.
Oltre ad aver minato la biodiversità, gli incendi hanno colpito terribilmente le comunità indigene, che lottano per vivere insieme alla foresta amazzonica svolgendo un ruolo cruciale nella sua protezione. A rimarcarlo anche il Sinodo Amazzonia dei vescovi a Città del Vaticano, aperto questa mattina dall’omelia di Papa Francesco, il quale ha sottolineato come il fuoco “divoratore” che brucia in Amazzonia sia provocato dai tanti interessi di privati e di multinazionali, che stanno depredando il polmone del mondo.
 
Fra le attività svolte dal WWF in America Latina, possibili grazie alle donazioni ricevute, c’è quella fondamentale di assistenza alle comunità per ridurre gli impatti dell’emergenza con il sostegno dei gruppi di donne e delle organizzazioni locali. Questo vuol dire ad esempio dare aiuto medico e negli spostamenti, in collaborazione con partner locali ed esperti di gestione delle emergenze. Donne in gravidanza e bambini sono stati evacuati in aree più sicure ma hanno bisogno di tutto: dal cibo, all’acqua potabile, dalle coperte, al latte e alle medicine.
 
Una delle organizzazioni che lavora sul campo è quella dei vigili del fuoco di Alter do Chão, un gruppo di volontari nato nel 2017 per contrastare l’aumento degli incendi vicino alle proprie case. Il team, ancora composto interamente da volontari, affronta gli incendi boschivi e organizza corsi di formazione per i membri della comunità e in questi mesi ha lavorato instancabilmente per contrastare gli incendi, ma ha fortemente bisogno di fondi per l’acquisto di nuove attrezzature e per addestrare i propri membri.
Grazie ai sostenitori del WWF, il gruppo sarà in grado di acquistare dispositivi di protezione individuale – come maschere filtranti, occhiali, passamontagna, caschi e stivali – nonché dispositivi di localizzazione, salvataggio e antincendio come dispositivi GPS, bussole, pompe acqua zaino, droni, soffianti, tubi e barelle.
 
Questa non è un’emergenza del momento ma una battaglia da combattere in maniera continuativa, con azioni a lungo termine. E ognuno può fare la sua parte. Clicca QUI e scopri copro come.

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