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In Campania dopo il lockdown emergenza inquinamento

Subito dopo il lockdown sono bastati pochi giorni – Dichiara Piernazario Antelmi, Delegato Regionale del WWF ITALIA per la Campania – ed è successo qualcosa di indescrivibile e inaccettabile ai danni dell’ambiente e della natura in Campania. Prima il fiume Sarno, poi i Regi LagnI e infine il fiume Agnena si sono tinti dei colori tipici del peggiore inquinamento e gli odori nauseabondi, per esempio alla foce dell’Agnena, tra Castel Volturno e Mondragone, sono insopportabili. Ieri sera – continua Alessandro Gatto, coordinatore regionale della vigilanza ambientale volontaria del WWF Italia per la Campania – abbiamo seguito a distanza (perché siamo ancora costretti a stare a casa per il rispetto del lockdown) le operazioni della Guardia Costiera e dei tecnici dell’ARPAC che si sono recati alla foce dell’Agnena.
Il WWF è pronto a scendere in campo sia con le proprie guardie volontarie, appena ricevute le dovute autorizzazioni dalle Autorità, sia nella costituzione di parte civikle nei processi contro i responsabili di questi disastri ambientali in così poco tempo. C’è da evidenziare che si tratta, in tutti i casi di inquinamento del Sarno, dei Regi Lagni e dell’Agnena, di attività di aziende che non rispettano la legge, sia per la quantità di liquami, sia per la rapidità di sversamento degli stessi. Quindi siamo di fronte a reati ambientali gravi. Purtroppo è successo proprio quello che temevamo: il ritorno alla normalità avrebbe avuto conseguenze disastrose per l’ambiente.
Firmano  il comunicato : WWF Italia, Lipu,  Enpa, LAV, Salviamo l’orso ,  Orso and friends, Lega Nazionale per la Difesa del Cane – LNDC ,
Società Italiana per la storia della fauna , ALTURA Lazio

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