La Francia abbatterà circa 600 mila anatre destinate alla produzione di foie gras per contenere un virus dell’influenza aviaria che si sta nel sud-ovest del Paese. Lo ha dichiarato il Ministero dell’Agricoltura francese. L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) denuncia l’ennesima strage di animali dovuta a un’epidemia virale la cui diffusione è incentivata dagli allevamenti intensivi a scopo alimentare.
«La Francia ha segnalato ceppi altamente contagiosi di influenza aviaria alla fine dell’anno scorso, e ha proceduto ad abbattimenti di massa. Nel frattempo, le autorità cercano di limitare la trasmissione dagli uccelli selvatici agli allevamenti», spiega Massimo Pradella, presidente dell’Oipa International. «Hanno già macellato circa 200 mila esemplari e prevede di abbatterne altri 400 mila, riporta la stampa francese. Gli abbattimenti colpiscono sia volatili degli allevamenti in cui si sono verificati focolai, sia quelli non confinati presenti nelle aree circostanti nel raggio di tre chilometri».
Il Ministero dell’Agricoltura francese ha dichiarato di aver censito 61 focolai del virus H5N8 (non trasmissibile all’uomo), di cui 48 nel dipartimento sud-occidentale delle Landes, zona di riproduzione delle anatre che rifornisce l’industria del foie gras.
È ora di fare scelte etiche nell’alimentazione, passando a una dieta vegetariana o vegana. Finché i consumi di carne non saranno drasticamente abbattuti, l’industria che trasforma vite animali in cibo non diventerà mai, come minimo, una filiera non intensiva e rispettosa del benessere delle sue vittime.