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La silenziosa estinzione delle giraffe

La giraffa è una specie iconica, conosciuta da tutti come l’animale terrestre più alto del pianeta. Forse non tutti sanno, però, che gli studi sui “colli più lunghi al mondo” mostrano ancora oggi novità interessanti, ma anche altre molto preoccupanti su questa specie, che il WWF Italia vuole sottolineare  proprio in vista del 21 giugno, data scelta per celebrare la Giornata mondiale della Giraffa. 

Fino a pochi anni fa si pensava che esistesse una sola specie di Giraffa (la Giraffa camelopardalis), le cui popolazioni diffuse tra l’Africa orientale e meridionale potevano essere distinte in diverse sottospecie -per alcuni studiosi addirittura 9-, in base soprattutto ai  disegni del mantello che presentano caratteristiche diverse. Un recente studio, analizzando le caratteristiche genetiche di quelle che si ritenevano sottospecie, riconosce invece l’esistenza di 4 specie diverse nel continente africano: la giraffa settentrionale, quella masai, la giraffa meridionale e la giraffa reticolata. Nonostante, a livello scientifico, non ci sia ancora un accordo sulla definizione di queste specie, esiste un dato reale e purtroppo indiscutibile dal punto di vista dello stato di conservazione: tre sottospecie di giraffa rischiano di sparire per sempre e quindi anche questi maestosi animali stanno vivendo una silenziosa estinzione.

L’Unione internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) ha recentemente aggiornato la sua lista rossa delle specie minacciate: la sottospecie giraffa nubiana (Giraffa camelopardalis camelopardalis) e quella del Kordofan (Giraffa camelopardalis antiquorum) per la prima volta nella storia sono state classificate in pericolo critico, mentre la Rothschild (Giraffa camelopardalis rothschildi), è considerata quasi minacciata. Oltre a questa nuova classificazione, le ultime stime sullo stato delle giraffe ci dicono che negli ultimi 30 anni le popolazioni di giraffa in Africa siano diminuite fino al 40% e questo trend negativo non sembra fermarsi: attualmente sono solo circa 68.000 le giraffe rimaste libere in natura. 

La minaccia principale per questa specie è la perdita dell’habitat, provocata in parte dall’aumento della popolazione umana in determinate zone dell’Africa, che ha trasformato l’ambiente naturale delle giraffe a favore dell’agricoltura, ma anche  gli effetti dei cambiamenti climatici esercitano una minaccia significativa. Ulteriori pressioni sulle popolazioni di giraffe vengono dalle numerose guerre civili e dal bracconaggio sempre più praticato per la carne della giraffa, molto apprezzata e richiesta. 

Il WWF si batte da anni per la conservazione degli habitat, porta avanti progetti legati all’ecoturismo per favorire l’educazione ambientale e promuove progetti internazionali per il controllo e la lotta al bracconaggio e al commercio illegale di specie. Adottando una giraffa alla pagina del nostro sito dedicata alla Giornata mondiale della Giraffa, ognuno di noi, con un semplice gesto, potrà fare la sua parte per salvare questi straordinari animali. 

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