avvocatoinprimafila il metodo apf

Pesca, dichiarazione del WWF sulla carenza di riforme di MSC

Il WWF continua a richiedere a MSC il miglioramento dello standard di certificazione e invita consumatori e retailer a prendere le distanze da determinate attività di pesca certificate MSC che non avrebbero dovuto essere riconosciute come sostenibili e ben gestite.

Nel gennaio 2018, quando MSC (Marine Stewardship Council) dichiarò di volersi impegnare per migliorare il proprio processo e standard di certificazione includendo l’impiego di consultazioni pubbliche, il WWF accolse positivamente la dichiarazione dell’ente di certificazione, aspettandosi un progresso rapido e trasparente. Tuttavia, con il lancio della nuova versione del documento “MSC’s Fisheries Certification Process v 2.2” avvenuto il 25 marzo 2020, il WWF conferma le proprie preoccupazioni per la mancanza di miglioramenti in senso generale e per la continuativa debolezza del processo di certificazione.

A marzo 2018, il WWF indicò le riforme più urgentemente necessarie nel processo di certificazione per mantenere la credibilità e l’efficacia del programma MSC. Tra le riforme messe in evidenza erano comprese: la completa imparzialità degli organismi di valutazione accreditati, un processo scientifico di risoluzione delle controversie, la richiesta di chiarezza e trasparenza sui principi precauzionale adottati, la considerazione degli aspetti sociali e la garanzia che le “condizioni” imposte al fine di ottenere le certificazioni fossero raggiunte e soddisfatte in tempi ragionevoli. Nonostante tutti questi aspetti siano stati considerati nel processo di revisione del “MSC’s Fisheries Certification Process”, i progressi di fatto sono stati minimi o limitati per ognuno di essi.
“I consumatori e i retailer hanno bisogno di potersi fidare della certificazione MSC. Sfortunatamente, siamo costretti a mettere in discussione l’appropriatezza della certificazione per un crescente numero di attività di pesca” afferma John Tanzer, Ocean Practice Leader di WWF International. “Abbiamo speso due anni partecipando al processo di rafforzamento di MSC, aiutando MSC a rendere affidabile e consistente la propria promessa di prodotti certificati come sostenibili. Ora siamo delusi dal risultato finale.”

Il WWF continua a sostenere che la certificazione per il pescato sostenibile possa contribuire a migliorare l’attività di pesca e la gestione della pesca. Il WWF continuerà a richiedere ad MSC un miglioramento del proprio standard e processo di certificazione, e a invitare consumatori e retailer a prendere le distanze da alcune certificazioni MSC relative ad attività di pesca che ritiene non avrebbero dovuto essere certificate come sostenibili e ben gestite. Ad esempio le attività di pesca a strascico per i demersali del Mare del Nord, l’attività di pesca del tonno tropicale nel Nord-Est del Pacifico, l’attività di pesca del tonnetto striato di Echebastar nell’Oceano Indiano e l’attività di pesca del tonno rosso dell’Atlantico.
 

 
Note:
Il WWF ha presentato obiezioni nei confronti di 17 proposte di certificazione, incluso le attività di pesca a strascico per i demersali del Mare del Nord, l’attività di pesca del tonno tropicale nel Nord-Est del Pacifico, l’attività di pesca del tonnetto striato di Echebastar nell’Oceano Indiano e l’attività di pesca del tonno rosso dell’Atlantico. L’obiezione contro la certificazione proposta per il tonno rosso dell’Atlantico è in corso. Le obiezioni sono state ampiamente inefficaci nel prevenire la certificazione prematura di attività di pesca con complessi problemi di sostenibilità.

Exit mobile version