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Quali sono gli animali caratteristici di ogni regione d’Italia? Il viaggio di MYLAV, da Nord a Sud, alla loro scoperta

Non solo cani e gatti, ma anche cavalli, canarini e galline. Perché
l’eccellenza italiana emerge anche dalle singole specie animali di ogni luogo, che poi vengono portate in tutto il mondo.

Un viaggio da Nord a Sud, alla scoperta degli animali (di qualsiasi specie) originari di ogni territorio della nostra Penisola. Questo il lavoro svolto da MYLAV, laboratorio di analisi veterinarie che, con
un team di consulenti esperti a 360°, si prende cura della salute di cani, gatti, cavalli e animali non convenzionali. MYLAV ha voluto approfondire quali sono gli animali originari o più
caratteristici di ogni regione d’Italia (https://saluteanimale.net) scoprendo, ad esempio, come questi siano in stretta connessione con il luogo d’origine e con la funzione che rappresentavano in
passato.
Il Nord Italia
Partendo dal Piemonte, animale originario del luogo è il cane Pastore di Oropa, e sebbene si tratti di una delle razze canine più antiche d’Italia, e secondo alcuni addirittura la più antica, il Cane
di Oropa è entrato a far parte solo nel 2016 delle sedici razze italiane riconosciute ufficialmente dall’ENCI, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana. Di taglia media e tra i cani da lavoro più resistenti che
esistano, riesce ad adattarsi anche all’ambiente più impervio, eccellendo sempre nella guardia delle greggi. Si tratta di un animale affabile, forte e dal buon carattere. La Lombardia, invece, e in particolar modo la città di Bergamo, è collegata al Pastore
Bergamasco, razza canina italiana che discende dai cani mandriani giunti dall’Oriente durante le grandi migrazioni delle popolazioni nomadi. Il Cane da Pastore Bergamasco veniva impiegato in
Lombardia per guidare le greggi negli spostamenti tra la Pianura Padana e i pascoli alpini. Non tutti sanno però che si tratta di un ottimo compagno per i bambini, da lui considerati cuccioli da
difendere. Il Pastore Bergamasco, infatti, è un cane protettivo ma mai aggressivo o pericoloso, ed è considerato anche un buon cane da ricerca in superficie e tra le macerie.
Della Liguria, invece, è originaria la Gallina Bianca di Spezia, che pur se non ufficialmente riconosciuta, è nominata in documenti storici che narrano di una particolare diffusione dei polli
“Bianca di Spezia” già intorno agli anni ‘50. La Gallina Bianca di Spezia trae le proprie origini anche da attività commerciali tra Toscana e Piemonte, per poi arrivare in Liguria dove nel corso
degli anni la sua presenza si è rafforzata. Si tratta di una gallina ovaiola che depone uova a guscio bianco candido dal peso di 55-60 grammi.

Il Centro Italia
Spostandoci nel centro Italia, arriviamo in Emilia Romagna, famosa per il simpaticissimo Lagotto Romagnolo. Questo, oltre ad essere un eccellente cercatore di tartufi, è un cane dolce ed equilibrato
sin da cucciolo, perfetto compagno di giochi di bambini e famiglie. Negli ultimi anni, l’ENCI ha registrato una vera e propria crescita nell’allevamento di questa razza e non solo sul territorio
italiano ma anche in tutto il mondo. Questa razza è quindi passata in pochi anni da essere un cane di nicchia ad un vero e proprio cane da compagnia e, secondo le ultime statistiche disponibili, nel
2019 erano stati già iscritti all’ Enci oltre 2930 esemplari su tutto il nostro territorio nazionale.
Dalla Toscana è invece originario il Canarino Fiorino, oggi tra i più diffusi canarini non solo in Italia ma anche all’estero. Pochi sanno che la razza del canarino fiorino è nata per scherzo a Firenze, per opera di due allevatori che sono partiti da meticci di canarini arricciati ed altre razze usate inizialmente come balia.
Il Sud Italia
Partendo dalla regione Campania, un animale originario di questo luogo è il famoso Mastino Napoletano, la cui storia comincia moltissimi secoli fa sugli altopiani dell’Himalaya con il leggendario Mastino del Tibet. Scomparso nel passato, il Mastino Napoletano ha lasciato la propria impronta genetica nel molosso assiro-babilonese. Questi animali furono condotti nella grande città di Roma, dove vennero addestrati al combattimento e al gioco nelle arene. Sin dall’inizio del XX secolo, questa razza è stata usata per sorvegliare i poderi dell’entroterra partenopeo.
Giungendo poi in Puglia, qui uno degli animali originari del luogo è il Cavallo Murgese. Resta un mistero come una razza equina tanto pregiata abbia potuto rischiare l’estinzione malgrado la sua
esistenza fosse già nota ai tempi di Federico II. Durante il Rinascimento, la Repubblica di Venezia usava allevare in Puglia i suoi cavalli. Nel Seicento, poi, alcuni Cavalli Murgesi vennero acquistati dalla Corte di Madrid. Nel secolo successivo, fu invece un’altra corte europea, quella austriaca, ad assicurarsi alcuni di questi stalloni: dagli italiani “Napolitano” e “Conversano” discesero i due rami della celebra razza Lipizza. I Cavalli Murgesi sono cavalli docilissimi e difficilmente fanno uso di difese, mentre si abituano con grande facilità all’uso della sella e dei finimenti.
Dalla Sicilia, invece, è originario il Cane Cirneco dell’Etna, un cane dalle forme eleganti e slanciate che esiste in Sicilia dalle epoche più remote e trae le sue origini da antichi cani da caccia allevati in età faraonica nella Valle del Nilo e diffusi in Sicilia dai Fenici. Studi recenti affermano che il Cirneco dell’Etna sia razza autoctona della regione Etnea, dove esisteva sin da molti secoli prima dell’arrivo di Cristo. Si dice che il Cane Cirneco dell’Etna sia una delle razze più antiche del mondo e ha subito poche manipolazioni nel corso dei secoli. Il viaggio termina in Sardegna, dove troviamo il Cavallo Anglo-Arabo Sardo. Questo animale affonda le proprie origini nel ceppo orientale – asiatico. Ci sono diverse teorie per spiegare come i
primi cavalli siano arrivati in Sardegna, la più plausibile ipotizza che fu importato dalla Grecia nel VI e V secolo a.C. L’Istituzione nel 1874 del Regio Deposito Stalloni della Sardegna contribuì a migliorarne la razza. Nel 1916, il Ministero dell’Agricoltura italiano riconobbe la denominazione di razza “sardo – arabo”. L’Anglo-Arabo ha una spiccata attitudine per gli sport equestri, in particolare per le discipline del salto a ostacoli e completo di equitazione e spesso lo si trova negli ippodromi italiani.

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