Creato/a da una bellissima storia d’amore uomo-animale, da decenni l’orso/a della Disney è entrato nel cuore dei bambini di tutto il mondo
Da: Metro
Siamo cresciuti tutti quanti con la convinzione sbagliata: Winnie the Pooh, l’orso che per lunghi decenni è entrato nel cuore dei bambini di tutto il mondo, non è un maschio, ma una femmina.
La realtà, difficile da accettare, è stata spiegata dalla scrittrice Lindsay Mattick, autrice di “Finding Winnie”, un libro che racconta tutta la storia dell’orso protagonista dei racconti di A.A. Milne, poi diventato uno dei personaggi di punta della Disney. Ad ispirare Milne non era stato un orso maschio, bensì una femmina, di nome Winnie, che l’uomo vedeva spesso allo zoo di Londra in compagnia del figlio Cristopher Robin.
L’orsacchiotta Winnie, che morì nel 1934, era stata lasciata nello zoo londinese dal proprietario, un luogotenente canadese che dirigeva il reparto veterinario dell’esercito di Sua Maestà. Harry Colebourn all’inizio del 1914 aveva acquistato, per circa venti dollari, una cucciola rimasta orfana, convinto di poterla addestrare e portare con sé. La chiamò Winnie, diminutivo di Winnipeg, la sua città natale, e riuscì a trasferirsi con lei in Gran Bretagna. La Prima guerra mondiale, però, costrinse Colebourn e Winnie a dividersi: il luogotenente fu chiamato alle armi in Francia, e così l’orsacchiotta finì allo zoo. Ora Lindsay Mattick, bisnipote di Colebourn, ha spiegato tutta la vicenda dell’orso ‘reale’: «Questa è una storia che doveva essere raccontata, perché spiega come un semplice gesto d’amore di un uomo verso gli animali può creare un fenomeno mondiale. La storia fittizia di Winnie the Pooh è fantastica, ma quella reale è altrettanto bella».