<!–
–>
Notizie pubblicate su 14 January 2019
L’8 Dicembre 2018 a Siena, il Coordinamento per la Difesa dei Fiumi Naturali in Terre di Siena si è ritrovato in Piazza Postierla per un presidio informativo molto partecipato, al quale hanno preso parte circa 50 persone. Durante il presidio sono stati distribuiti oltre mille volantini, si è parlato a lungo al megafono, denunciando gli scempi ambientali operati dal Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud e dal Genio Civile Regionale. Una dura condanna unanime è venuta dai partecipanti nei confronti del Presidente della Regione Rossi e nei confronti delle politiche miopi ed antiscientifiche operate negli ultimi anni lungo fiumi e torrenti di Siena e Provincia.
Molto è stato l’interesse mostrato dai passanti, che in alcuni casi si sono fermati ed hanno partecipato per alcuni minuti al presidio. Tra i manifestanti vi erano alcuni docenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Siena, che da tempo si battono per una corretta gestione fluviale e per la salvaguardia della biodiversità e dei geositi (luoghi di grande valore scientifico geologico).
Tra le molte realtà cittadine e le associazioni partecipanti, oltre al WWF Siena, hanno partecipato Legambiente Siena, CAI – Club Alpino Italiano Sezione di Siena, Italia Nostra Siena, Coordinamento Merse, Comitato Amici del Crevole, Comitato per la Valorizzazione del Paesaggio e dell’Ambiente di Buonconvento, GAS il Melograno, Associazione Mosca Club, Associazione Tartuficoltori Senesi, ISDE (Medici per l’Ambiente) di Siena.
Alla fine del presidio, i manifestanti hanno raggiunto alla spicciolata la sede del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud, presso Pian delle Fornaci, e qui hanno inscenato un flash mob nel quale, con abbigliamento natalizio, hanno realizzato di fronte all’ingresso del Consorzio un albero di Natale di segatura, cippato e resti morti di alberi, augurando così ironicamente Buon Natale a coloro che sono reputati responsabili della distruzione dei fiumi e torrenti al solo scopo di alimentare l’industria delle biomasse.
Dal WWF Siena parte una dura condanna che non riguarda solamente le questioni locali ma va ben oltre. È necessario rivedere in modo complessivo le politiche regionali che vanno nell’unica direzione di agevolare le ditte che effettuano tagli massicci lungo i torrenti o realizzano escavazioni in alveo. Tali politiche non tengono conto delle diverse situazioni a livello di bacino né di sottobacino e permettono una distruzione totale, sia in ambiti naturali con scarso rischio antropico sia in ambiti artificiali. Il Presidente Rossi si trova di fronte ad un bivio a pochi mesi dalla scadenza di mandato; stare dalla parte dell’ambiente, dei cittadini e della scienza oppure stare dalla parte delle lobby del cippato e del movimento terra.
Le associazioni del territorio senese hanno unanimemente dichiarato che lo stato di mobilitazione permanente si protrarrà fino a quando non cesseranno questo tipo di interventi, e si dicono pronte a proseguire la mobilitazione durante tutto il 2019.