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WWF: le aree pedonali restino libere dai veicoli

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Notizie pubblicate su 10 January 2019

Il centro storico di Modena pedonalizzato

© L.Biancatelli /WWF

Riaprire al traffico privato le poche zone urbane sottratte a fatica alle auto sarebbe un grave passo indietro

Il WWF Italia si unisce alle critiche verso il comma 103 dell’art. 1 della Legge di Stabilità (Legge n. 145/2018) che lascia liberi i comuni di consentire l’accesso libero ai veicoli a propulsione elettrica o ibrida nelle aree pedonali e nelle ZTL. Alle critiche sono seguite smentite e controsmentite da parte del Governo e di varie forze politiche che hanno reso la situazione molto confusa.

Consentire l’ingresso alle auto elettriche o ibride nelle aree finora vietate al transito veicolare privato sarebbe un errore. Le auto elettriche rappresentano un passo avanti necessario per il contenimento delle emissioni, ma è altrettanto importante che alla promozione dell’innovazione tecnologica corrisponda un’idea di città non congestionata dalle auto, e in questo senso non si può certo rinunciare agli spazi riservati ai mezzi pubblici, ai pedoni e alle biciclette, che vanno anzi ampliati. Lo scopo delle aree pedonali e delle ZTL è – e deve rimanere – anche quello di rendere più sicure le città per pedoni e ciclisti e non lasciare tutti gli spazi a ingorghi e parcheggi selvaggi. .

Riaprire al traffico privato le poche zone urbane sottratte a fatica alle auto rappresenta un passo indietro verso la trasformazione delle città in luoghi vivibili per tutti a partire dai bambini e dagli anziani. Inoltre, si finisce per sconfessare le politiche di incentivazione al trasporto pubblico che invece il governo giustamente dichiara di voler perseguire. 

Il WWF pertanto auspica un convinto cambio di rotta e la rapida abrogazione della norma introdotta dalla Legge di Stabilità.

 

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