Cercare di spiegare e rinnovare il mondo dell’arte tramite uno strumento nuovo, innovativo
come la Realtà Aumentata. L’idea nasce da Andrea Crespi, l’artista contemporaneo che
attraverso una costante ricerca di media differenti, da quelli più tradizionali come gli acrilici e
l’olio a quelli digitali che l’hanno portato ad affermarsi nel panorama internazionale della
crypto art con opere NFT, e continua a sperimentare nel mondo dell’arte. Ne è la prova
l’Installazione ARchivi, esposta al museo di arte contemporanea MA*GA di Gallarate e
visitabile fino al 25 Settembre 2022 in occasione del Festival ARCHIVIFUTURI, in cui
esplora le potenzialità della Realtà Aumentata per rivisitare il concetto di pratica artistica
tradizionale «eliminando tutto quello che c’è di superfluo senza togliere forza al suo
significato più profondo», come spiega Crespi.
Un cavalletto in legno è il supporto di un display su cui i visitatori possono fare esperienza
delle nuove avanguardie artistiche digitali, gli NFT. Il QR code diventa un simbolo del
tempo presente, mentre la Realtà Aumentata, regala nuovi stimoli creativi: «Dal green
pass, ai menù al ristorante, ai biglietti per viaggiare o come strumento di marketing: il QR
code è un simbolo del nostro tempo, di come attraverso i nostri smartphone interagiamo con
il mondo esterno; Il mio compito non è giudicare ma essere testimone del mio tempo».
Inquadrando il QR-code i visitatori potranno scoprire l’opera digitale in AR contenuta al suo
interno, opera che ogni mese verrà aggiornata, per un totale di quattro opere che
celebrano quattro grandi artisti del nostro tempo.
Come nasce l’idea di un’opera di AR: la realtà aumentata di Aryel arriva al Festival ARCHIVIFUTURI
Per realizzare la sua opera, Andrea Crespi ha scelto la piattaforma di AR Marketing Aryel,
che permette in pochi step di arricchire opere d’arte tradizionali di contenuti e asset
digitali, come video, modelli 3D, testi e musica, rendendole interattive e ingaggiando i
visitatori in un modo completamente nuovo, «non creando un ponte tra passato e futuro, ma
simbolizzando semplicemente il presente», come commenta Crespi.
E l’arte viva di Andrea Crespi ha trovato il supporto di tutta la città di Gallarate.
«Sono entusiasta che Andrea Crespi sia stato il primo a portare un’opera NFT in realtà
aumentata al MA*GA perché questa è casa sua e quindi ci tenevo particolarmente che
questo fulgido artista mettesse la prima pietra di quello che per molti sarà il futuro dell’arte –
afferma il Sindaco, Andrea Cassani – Apprezzo ormai da qualche anno le opere di Crespi
e, pur non avendo le capacità per dire se sia o meno il miglior artista contemporaneo, posso
di certo affermare che è tra i più grandi artisti dell’arte del futuro».
L’opera, grazie anche alla tecnologia in AR, ha ottenuto un alto tasso di engagement, con
una durata media di oltre 1 minuto.
«La realtà aumentata, in questo specifico caso, diventa una vera e propria estensione
dell’esperienza artistica, rendendo l’osservatore attivatore dell’opera d’arte. – come spiega
anche Davide Bettinelli, Project & Partnership Manager di Aryel – Inquadrando
l’installazione potrà, infatti, posizionare l’opera in AR, per poi esplorarla in tutte le sue
sfaccettature».