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Alice in the Wonderland, il potere della fantasia

John Tenniel, Alice at the Mad Hatter’s Tea Party, Illustrazione per Alice’s Adventures in Wonderland, 1865 | © Victoria and Albert Museum, London

Mondo – Una storia dal fascino irresistibile, che da 158 anni ci fa sognare con immagini fantastiche e visionarie: alzi la mano chi non si è mai perso con Alice sui sentieri del Paese delle Meraviglie immaginato da Lewis Carroll! E siamo in buona compagnia: da Salvador DalÍ a Yayoi Kusama, sono davvero tanti gli artisti che si sono lasciati ispirare dalle avventure di un’eroina tanto singolare. Presto potremo ripercorrerne le orme al Victoria and Albert Museum di Londra in una mostra che promette scintille.


Salvador Dali, A Mad Tea Party, 1969 | © Salvador Dali, Fundació Gala-Salvador Dalí, DACS 2019 | Dallas Museum of Art, gift of Lynne B. and Roy G. Sheldon, 1999

Dal prossimo 27 giugno al 10 gennaio 2021 Alice: Curiouser and Curiouser ci farà volare sulle ali della fantasia attraverso lo sguardo incantato della protagonista del celebre romanzo. Tra scenografie teatrali, enormi proiezioni, ambienti immersivi, porte segrete e presentazioni interattive, 300 oggetti illustreranno l’impatto che la favola moderna di Alice ha avuto sull’arte e sulla cultura. Attraversando la tana del Bianconiglio ricostruita nella sotterranea Sainsbury Gallery, viaggeremo nei regni del cinema e della performance, della moda e della fotografia, della musica e delle arti visive. 


Concept art di Mary Blair per l’animazione di Alice in Wonderland di Walt Disney, 1951 | © Disney

Un itinerario in cinque sezioni condurrà i visitatori dalle origini del romanzo, nell’Inghilterra della Regina Vittoria, fino ai giorni nostri, tra visioni e reinvenzioni immaginifiche. Protagoniste, le creazioni surrealiste di Salvador DalÍ e Max Ernst, la Pop Art di Peter Blake, la psichedelia degli anni Sessanta, la musica e le atmosfere dei Beatles, i coloratissimi sogni a occhi aperti di Yayoi Kusama. E poi gli scatti magnetici di Tim Walker, la fotografia di Annie Leibovitz, ma anche il manoscritto originale di Lewis Carroll, le illustrazioni indimenticabili di John Tenniel, Ralph Steadman e Disney, gli abiti di Iris van Herpen, i costumi creati per le più belle opere di danza, cinema e teatro ispirate al viaggio di Alice.
E per finire, un’installazione site specific commissionata per l’occasione dal museo londinese, per andare oltre e immergersi nella seconda parte del romanzo di Carroll, Attraverso lo Specchio


Dorothea Tanning, Eine Kleine Nachtmusik, 1943 | © ADAGP, Paris and DACS, London 2019

Fonte

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