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Atelier Montez – Gli scarti urbani di Pietralata diventano installazioni scenografiche in mostra a Vienna

Travi, pannelli e lamiere sono state riutilizzate per realizzare una installazione modulare anamorfica: un processo di riqualificazione urbana che, tramite un attento e mirato processo virtuoso, trasforma in arte, come una bellissima fenice, ciò che sarebbe diventato presto cenere (inquinante).

Travi, pannelli e lamiere si trasformano e diventano arte: a Roma, nella storica periferia di Pietralata, alcune parti di capannone da cui è sorto l’Atelier Montez, spazio d’arte contemporanea relazionale e piccolo motore propulsore di iniziative legate all’arte, alla creatività e all’urbanizzazione, sono state riutilizzate per realizzare una installazione modulare anamorfica portatrice di combinazioni scenografiche e arte d’azione. Un processo di riqualificazione urbana che, tramite un attento e mirato processo virtuoso, all’insegna della sostenibilità e del recupero, trasforma in arte, come una bellissima fenice, ciò che sarebbe diventato presto cenere (inquinante).

Il progetto NONèTERNIT, il cui valore è stato anche riconosciuto col Premio SIAE “Per Chi Crea” 2019, sarà presentato per la prima volta a Vienna, in un noto quartiere popolare e riqualificato, mercoledì 15 gennaio presso la AA Collections (Rudolfsheim-Fünfhaus, 16 Bezirk). La mostra di Gio Montez, dal titolo “Quo Vadis”, è curata da Georgji Melnikov e presenta in una inedita modalità compositiva: la forma #5 – Labirinto. Sarà visitabile fino al 15 febbraio. L’appuntamento è il primo di un tour promozionale che toccherà anche altre città europee e italiane. Media partner: Uozzart.com.

LA MOSTRA DI VIENNA – L’inevitabile approccio prossemico ravvicinato alle lamiere sospese a mezz’aria presenta un suggestivo “quadro informale” che emerge dalla frammentazione della visione, celando porzioni di spazio allo sguardo del fruitore, impedendogli una vista prospettica d’insieme e rendendo imperscrutabile la (via di) fuga.

Con NONèTERNIT – forma#5 – Labirinto l’interno della galleria diventa non solo fisicamente un labirinto, ma anche metaforicamente. La storia gli elementi divisori della stanza, così come la storia dell’edificio stesso in cui si trova la galleria, un edificio comunitario viennese, riflettono nell’interazione, il ruolo apparentemente perduto dei lavoratori odierni in un mondo di automazione e di globalizzazione. L’installazione rende lo spazio angusto, tortuoso e oscuro, da percorrere come fossimo nella tana di un coniglio. La forma del Labirinto è dunque ambigua per sua stessa natura, e genera l’assurdo logico di una forma informale.

L’INTERVENTO A PALAZZO MERULANA – In occasione della mostra collettiva multidisciplinare “Riscatti di città”, curata da TWM Factory e visitabile da sabato 18 gennaio fino a lunedì 17 febbraio presso Palazzo Merulana, a Roma, saranno per l’occasione presentati i progetti in realtà aumentata delle forme finora realizzate di NONèTERNIT, il materiale multimediale inerente il progetto e, in generale, il tema di rigenerazione urbana.

LA GENESI DEL PROGETTO – Alla base del progetto c’è stata la lungimiranza dell’artista e curatore Gio Montez di intravedere bellezza e potenziale in ciò che rimaneva del tetto di una fabbrica ausiliaria al complesso produttivo del Lanificio Luciani di Roma, bruciata e abbandonata da tempo. Questi “scarti” sono stati quindi salvati dalla distruzione durante il rinnovamento della fabbrica, rianimati con nuovi contenuti e resi promotori di sviluppi urbani e sociali.

NOTA DEL CURATORE DEL PROGETTO – “Il progetto – spiega Gio Montez – nasce nel 2012 quando a causa di una serie di difficoltà amministrative nella città di Francoforte, dovute alla crisi oltrechè alle forti proteste politiche di occupy Frankfurt nel periodo della costruzione della nuova fortezza finanziaria della Banca Centrale Europea, decisi di prendere quello che avevo imparato dal mio praticantato col Maestro Mirek Macke, allievo a sua volta di Hermann Nitsch e dalla mia esperienza di amministratore di spazi industriali “rigenerati”, provare a sviluppare e replicare ancora il metodo, in Italia invece che in Germania.

Corrispondeva in Italia agli anni della caduta del governo Berlusconi e l’arrivo di Monti, circostanza che modificò tutta una serie di leggi in Italia favorendo la rigenerazione urbana. Da questa decisione nascono il progetto di rigenerazione urbana, il Distretto culturale Valle dell’Aniene, il performance festival Pietralarte ,artMED, ARTstreet, e tutti questi progetti culminano nella produzione di NONèTERNIT, istallazione modulare anamorfica semioforo del processo stesso di rigenerazione, che sarà il discorso, il mezzo attraverso cui diffonderemo questa nostra esperienza su scala più larga di quella locale. NONèTERNIT è la possibilità di mettere in campo un linguaggio proprio, un discorso formale attraverso cui sperimentare e astrarre le varie problematiche relative alla rigenerazione e all’arte di azione in senso lato”.

LA LOCATION – Atelier Montez, sito in via di Pietralata 147/a a Roma, è una fabbrica dell’arte contemporanea nata nel 2012 dalla riqualificazione di un relitto urbano fra la Riserva Naturale dell’Aniene e la periferia storica di Roma, Pietralata, realizzata su progetto dell’Artista Gio Montez, Giacomo Capogrossi e dell’Architetto Francesco Perri. Aperto tutti i giorni, eccetto il lunedì, dalle 18 alle 22. La sua mission è quella di contrastare l’espansione incontrollata della periferia urbana e dello sprawl offrendo consone attività culturali e creando una immagine e una identità caratteristiche e condivise col territorio di riferimento, attraverso rassegne culturali, produzioni artistiche e di artigianato e altri eventi di natura culturale ad alta inclusione sociale.

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