La Mostra d’arte Internazionale dal titolo “Convergenze” vede protagonisti oltre 150 artisti, italiani e francesi, selezionati da una qualificata giuria e presentati nei seicenteschi spazi della storica dimora laziale, di cui si favoleggia avesse 365 camere per la famiglia Colonna, e che ospita il magnifico Museo Demoantropologico del Giocattolo, il più grande d’Europa in sede storica. L’iniziativa è un passaggio essenziale che rinnova la gloriosa tradizione artistica che nella storia da sempre accomuna Francia e Italia per affinità culturali, storiche e sociali, frutto della stretta collaborazione tra il «Salon d’Arts Plastiques de La Rochelle» di Philippe Rat e l’Associazione Culturale STUDIOZERO che gestisce la Galleria Romana d’Arte moderna “Purificato.Zero”, sotto la sapiente cura di Pino Purificato. L’interconnessione delle reciproche attività, sviluppate con qualità e successo negli anni, è il punto nodale della collaborazione che intende sottolineare l’internazionalità quale motivo di coinvolgimento per la crescita degli artisti proposti insieme a grandi Maestri del Novecento. Tra questi segnaliamo la presenza di Franz Borghese, Achir Brahim, Ettore De Conciliis, Elena e Giovanni Tommasi Ferroni, Alessandro Kokocinski, Franco Fortunato, Alfonso e Giovanni Omiccioli, Sandro Bini e molti altri ancora.
Ospiti d’onore saranno Ennio Calabria e Enrico Benaglia, due personalità giganti dell’arte contemporanea che accoglieranno il pubblico insieme alla Presidente di Palazzo Rospigliosi Colonna, Andrea Celeste Pironti, e alla prima cittadina di Zagarolo, Emanuela Panzironi, per una visita alla scoperta del seicentesco Palazzo. Una sintonia di intenti e visioni unisce i due promotori di “Convergenze”, ’che preservano questo contatto antico tra le due nazioni attraverso un processo creativo ed operativo concreto, che esalta quell’intimità che solo l’Arte sa concedere con il suo sentimento e la sua profondità, anche dinanzi ad un mondo in difficoltà. Dal Rinascimento al Classicismo, dall’Impressionismo all’Art Nouveau, dal Concettualismo al Surrealismo, dal Futurismo all’Arte Contemporanea, numerosi movimenti artistici italiani e francesi hanno lasciato il segno nella loro epoca in abbazie romane, cattedrali gotiche, musei d’arte contemporanea e paesaggi da sempre fonte di ispirazione per gli artisti in un parallelo alternarsi di famose e fondamentali correnti. E ancora oggi si continua a correre insieme, come già ribadito nel Trattato di Cooperazione Rafforzata, firmato il 26 novembre 2021 presso il Quirinale a Roma, nel quale si afferma che “riconoscendo la profondità dei legami culturali tra i due Paesi e la loro importanza nell’amicizia che li unisce, le Parti rafforzano la cooperazione tra le istituzioni, gli organismi culturali e gli artisti italiani e francesi. In questo spirito, esse favoriscono gli scambi di esperienze, la mobilità delle persone, la ricerca e la formazione. Esse istituiscono programmi di scambio d’eccellenza tra scuole d’arte e per i mestieri dell’arte” e che “le Parti intensificano la collaborazione nell’ambito dell’industria culturale e creativa … Esse s’impegnano a facilitare le coproduzioni di opere culturali … e a valutare la possibilità della loro distribuzione attraverso una piattaforma culturale comune. Esse incoraggiano la reciproca partecipazione alle principali manifestazioni di rilievo internazionale”.
Ad allietare l’inaugurazione del prossimo 4 novembre ci saranno lo Champagne francese e le accattivanti suggestioni folk della iconica cantante Lavinia Mancusi, che si esibirà in una coinvolgente performance dal titolo “A Cruda Voz”, accompagnata da Mauro Menegazzi e la sua fisarmonica, così da fondere anche gli sguardi nel colore e nella bellezza che le sale e le opere ospitate offriranno al qualificato pubblico della serata. Sempre nel giorno di apertura verranno assegnati premi espositivi in Francia ai migliori artisti italiani e Premi espositivi in Italia ai Francesi, grazie anche alla partecipazione del grande sponsor francese Le Géant des Beaux-Arts. L’arte non si fermerà, il trionfo della cultura è la speranza che ancora abbiamo per dirottare quel treno dell’odio che sta percorrendo ad alta velocità i paesi, le città e la nostra vita. Italia e Francia hanno sempre percorso l’arte, nel corso dei secoli, come una strada sicura per la salvezza dell’uomo.