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Da Artemisia a Raffaello: il 2020 della National Gallery omaggia l’Italia

Raffaello, Santa Caterina d’Alessandria, 1507 circa, 55,7 x 72,2 cm © The National Gallery, London

Mondo – L’agenda 2020 della National Gallery ha i colori brillanti delle “Poesie” di Tiziano, il pennello potente di Artemisia, i contorni gentili del Raffaello pittore, scultore, architetto, autore di stampe ed arazzi, nell’anno che celebra i 500 anni dalla morte.
Il primo appuntamento nelle sale del museo di Trafalgar Square, a conclusione delle celebrazioni dedicate a Leonardo, è con il genio di Vinci, grazie alla proroga fino al 26 gennaio di “Leonardo: Experience a Masterpiece”, un focus immersivo dedicato alla Vergine delle Rocce.
Il percorso, realizzato da 59 Productions, coinvolgerà i visitatori attraverso quattro sale, all’interno dell’ambientazione leonardesca, tra i segreti del dipinto, al fine di potere interagire con i dettagli relativi alle ultime scoperte.

Il programma di mostre prosegue con Tiziano, al quale, dal 16 marzo al 14 giugno, sarà dedicato il percorso dal titolo Love desire death. L’epica serie di dipinti mitologici su larga scala, conosciuta come Poesie, realizzate tra il 1551 e il 1562, sarà riunita per la prima volta dalla fine del XVI secolo proprio alla National Gallery.
La mostra ricollocherà insieme Danae, in prestito dalla Wellington Collection, Venere e Adone, in arrivo dal Prado di Madrid, Diana e Atteone con Diana e Callisto, di proprietà congiunta della National Gallery e delle National Galleries of Scotland, e infine e il Ratto d’Europa (1562) recentemente conservato dall’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston.
Tra i prestiti eccezionali in arrivo a Londra, il Perseo e Andromeda della Collezione Wallace, grazie alla decisione storica dell’istituzione di concedere prestiti temporanei.
In mostra anche La morte di Atteone, appartenente alle collezioni della National Gallery.

La primavera del museo sarà invece dedicata ad Artemisia Gentileschi, protagonista della prima grande monografica mai realizzata nel Regno Unito. Dal 4 aprile al 26 luglio l’Autoritratto come Santa Caterina d’Alessandria, recentemente acquisito della Galleria, sarà esposto insieme ad altre opere strettamente correlate alla pittrice romana.
La prima donna divenuta membro dell’Accademia delle Arti del Disegno a Firenze in un’epoca in cui le artiste non godevano di certo di ampio spazio, una delle migliori seguaci del Caravaggio – che deve aver conosciuto personalmente attraverso suo padre, Orazio Gentileschi – sarà presentata attraverso una serie di dipinti che ne ripercorrono la carriera, dalla formazione giovanile a Roma, agli anni fiorentini, fino e al suo rientro nella Città eterna.
La mostra si concluderà con il breve viaggio della pittrice a Londra, per unirsi a suo padre morente, e con l’istituzione del suo studio a Napoli, dove trascorse gli ultimi 25 anni della sua vita.
Da non perdere, tra i prestiti chiave, l’Autoritratto di Artemisia Gentileschi come suonatore di liuto dal Wadsworth Atheneum Museum of Art di Hartford, nel Connecticut, dipinto nello stesso periodo del dipinto della National Gallery.

A chiudere l’agenda 2020 dedicata all’arte italiana sarà Raffaello, nell’anno delle grandi celebrazioni per i 500 anni dalla morte. Il gigante del Rinascimento sarà omaggiato grazie a una mostra del Credit Suisse, che esaminerà non solo i suoi celebri dipinti e i disegni, ma anche le opere poco note dell’artista di Urbino, connesse all’architettura, alla scultura, agli arazzi. Gli oltre 90 capolavori esposti dal 3 ottobre 2020 al 24 gennaio 2021 illustreranno l’aspetto poliedrico e “multimediale” dell’arte di Raffaello.
Ai dieci lavori conservati nelle collezioni della National Gallery si uniranno opere in arrivo da prestigiose collezioni private e da musei di tutto il mondo, dal Louvre ai Musei Vaticani, dalla National Gallery of Art di Washington al Museo Nacional del Prado di Madrid.

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