Gallerie degli Uffizi. Foto di dalibro da Pixabay
Ad annunciare il patto erano stati il direttore del complesso museale fiorentino, Eike Schmidt, e il sindaco senese Luigi De Mossi. La notizia era stata diffusa durante un appello dei 46 firmatari che richiedevano la cessione alla Pinacoteca di Siena di due opere di Daniele da Volterra – tra queste Madonna col Bambino, San Giovannino e Santa Barbara – recentemente acquistate dagli Uffizi e appartenute alla famiglia Pannocchieschi d’Elci di Siena.
Riconoscendo i limiti normativi dell’operazione proposta dal comitato di intellettuali – ovvero l’impossibilità di procedere con la cessione delle due opere di Daniele da Volterra – Schmidt non ha escluso future mostre non solo a Volterra (come già prospettato al momento dell’acquisto), ma anche nella città del Palio, proprio per un artista così importante come Daniele Ricciarelli.
Per quanto riguarda invece l’accordo tra le due città toscane, il primo importante frutto sarà, a partire dal prossimo 14 maggio, la mostra Masaccio: Madonna del Solletico. Il Cardinal Antonio Casini, “l’altro papa”, che sarà allestita che fino al 31 ottobre nella cripta del Duomo di Siena, a realizzare un progetto dell’Opera Metropolitana in collaborazione con gli Uffizi.
La Galleria delle Statue e delle Pitture rinuncerà temporaneamente a questo capolavoro del pittore di San Giovanni Valdarno, autentico gioiello della pittura del Rinascimento, per celebrare, a Siena, la figura del suo committente, il cardinale senese Antonio Casini.
In occasione della prossima mostra che vedrà protagonista anche l’affresco della Cappella di piazza del Campo, attualmente in restauro, Madonna con Bambino e santi, Gli Uffizi, invieranno a Siena alcune opere del Sodoma.
A proposito invece dei due dipinti di Albrecht Altdorfer con Storie di San Floriano, dalla collezione Spannocchi di Siena, dal 1913 in deposito agli Uffizi e già dal 2018 esposti a Santa Maria della Scala, il direttore degli Uffizi Schmidt ha ribadito che le due opere, di proprietà della Provincia di Siena, ritorneranno a far parte della grande impresa di ricomposizione della storica collezione senese, su impulso del dottor Alessandro Bagnoli della Soprintendenza senese, e di concerto con il Soprintendente Andrea Muzzi e con il direttore del Polo Museale Toscano Stefano Casciu.
Con questa restituzione gli Uffizi permetteranno alla collezione Spannocchi di tornare a rivivere nella città cui appartenne fin dal 1709.
“La possibilità di estendere la collaborazione con Siena – ha commentato Schmidt – ci onora e sancisce una pax intraregionale. Sono lieto di contribuire, con tutta l’energia e la partecipazione possibili, ai progetti e alla visione del sindaco De Mossi di rendere Siena ancora più rilevante nel panorama della cultura internazionale”.
Ma gli Uffizi e Siena saranno unite anche nel segno della musica, dal momento che il direttore degli Uffizi ha invitato l’Accademia Chigiana a suonare nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, nell’ambito del cartellone di eventi accolti ogni anno nello spazio della reggia medicea.
“Sono certo – ha ribadito il sindaco di Siena, De Mossi – che la collaborazione tra gli Uffizi, il Santa Maria della Scala, l’Accademia Chigiana e il complesso del Duomo di Siena, che è di competenza arcivescovile, produrrà grandi risultati in campo culturale superando i campanilismi e i particolarismi e concorrendo a costruire un circuito tra i più prestigiosi del mondo. L’operazione realizzata dagli Uffizi consente di trattenere nel patrimonio pubblico due opere che sarebbero state conosciute e godute soltanto da soggetti privati”.