L’arte e la cultura sono ripartite dopo il lungo periodo di blocco a Venezia, e lo hanno fatto con l’inaugurazione della mostra internazionale Pro Biennale presentata da Vittorio Sgarbi.
Giovedì 23 luglio il Professore, infatti, ha dato il via all’esposizione insieme all’organizzatore della manifestazione Salvo Nugnes, curatore di mostre e grandi eventi, allo Spoleto Pavilion presso lo storico Palazzo Ivancich (Castello 4421), a pochi passi da Piazza San Marco. Il momento buio appena passato non ne ha ostacolato lo svolgimento, a dimostrazione del grande affetto del pubblico nei confronti di questo appuntamento ormai consolidato.
La conferenza inaugurale si è tenuta presso la Chiesa Santa Maria Formosa, che contiene capolavori tra gli altri di Palma il Vecchio, Jacopo Palma il Giovane, del Tiepolo, nel massimo rispetto delle norme anti Covid, mantenendo il distanziamento necessario tra il pubblico, rigorosamente con mascherina. L’incontro si è svolto con la presenza di Silvana Giacobini, già direttrice di Chi e Diva e Donna, Pippo Franco, conduttore televisivo, Roberto Villa, fotografo internazionale, Flavia Sagnelli, curatrice d’arte romana, Patrick Ray Pugliese, del GF vip, Mek delle Iene, Caterina Grifoni, presidente FIDAPA. A fare da cornice musicale, la splendida voce del baritono della Scala di Milano Simone Piazzola, accompagnato al pianoforte dal Maestro Alfonso Di Rosa. Non sono mancati Carolyn Smith, presidente di giuria di Ballando con le Stelle, il direttore dell’accademia di Belle Arti di Venezia, Giuseppe la Bruna e Francesco Da Mosto, aiuto regista della grande Lina Wertmüller, nonché documentarista per National Geographic e per la BBC, che hanno avuto l’occasione di ammirare le opere in mostra.
“Siamo qui riuniti perché l’arte e le arti sono contro la paura, specialmente in un periodo così difficile per tutti noi e le nostre famiglie, ma bisogna reagire in qualche modo”, così esordisce il manager Salvo Nugnes, prima di passare la parola agli altri ospiti intervenuti.
Il prof. Vittorio Sgarbi aggiunge: “Quando feci la Biennale di Venezia, ho voluto scendere da una posizione di dominio e andare incontro agli artisti per dirgli “la Biennale è vostra” e per cercare di capire chi erano. Questo mio testimone lo ha raccolto l’amico Salvo, che ha tentato di accogliere tutti quelli che sono stati esclusi, dando loro la possibilità di farsi vedere”.
Oltre agli artisti esposti, quest’anno Pro Biennale ha voluto dare anche grande visibilità ai disegni dei bambini, anche autistici, prodotti durante il periodo di quarantena, dedicando loro un’intera stanza in collaborazione con la Onlus Fondazione Movimento Bambino.
La mostra rimarrà aperta fino al 7 agosto tutti i giorni, a ingresso libero, dalle 10 alle 19.