Lampadario centrale di sala e soffitto del Cinema Teatro Dante a Sansepolcro (Arezzo), di proprietà dell’ Accademia dei Risorti, progettato dagli architetti Francesco Leoni e Salvatore Guidi, inaugurato il 1º settembre 1836 | Foto: Ajmad217 (Own work), via Wikimedia Creative Commons
Dopo libri, esposizioni, articoli, film e perfino fumetti dedicati alla sua figura, Caravaggio continua a incuriosirci in maniera irresistibile. Perché? È la domanda che l’anno scorso ha spinto l’attore e scrittore Sandro Lombardi a visitare la mostra Dentro Caravaggio allestita a Milano.
Inizia qui il nuovo docu-film di Francesco Fei, già regista di Segantini. Ritorno alla natura, prodotto da Nexo Digital e distribuito nell’ambito della rassegna La Grande Arte al Cinema.
Le sale di Palazzo Reale, dove per la prima volta le tele di Caravaggio sono state accostate a immagini radiografiche capaci di svelarne il backstage, sono il punto di partenza per un viaggio nei luoghi dove il pittore seicentesco ha lasciato tracce eloquenti: Roma, Napoli, Malta, la Sicilia, fino al Sacro Monte di Varallo, dove pare siano nascoste le radici creative dell’artista.
Insieme a Sandro Lombardi, ci accompagnano nella scoperta dei capolavori caravaggeschi le voci di esperti e noti personaggi contemporanei, come gli storici dell’arte Rossella Vodret (curatrice di Dentro Caravaggio) e Alessandro Morandotti (curatore di L’Ultimo Caravaggio. Eredi e nuovi maestri, allestita di recente alle Gallerie d’Italia di Milano), il giornalista e critico Marco Carminati, i video artisti Masbedo, il disegnatore Milo Manara (autore di una biografia a fumetti del pittore).
Armani/Silos Film Series: The Challenge. A Milano fino al 26 giugno
Lo spazio espositivo di Giorgio Armani al centro di Milano si apre al cinema, in una rassegna che mette l’arte in primo piano. A scegliere i titoli in scaletta è infatti l’architetto giapponese Tadao Ando, protagonista della mostra The Challenge in corso nella stessa sede.
Non a caso architettura e collezionismo sono tra gli argomenti principi di “Armani/Silos Film Series” che, dopo un omaggio al Luchino Visconti di La morte a Venezia e ai brividi gotici di Il nome della rosa nella versione di Jean-Jacques Annaud, presenta il talento poliedrico dell’artista e regista Peter Greenaway alle prese con il dramma esistenziale di un architetto americano a Roma (Il ventre dell’architetto, in programma mercoledì 5 giugno).
Il 12 giugno tocca ai documentari Herb & Dorothy ed Herb & Dororothy 50×50 di Meguro Sasaki: qui la scena contemporanea dell’arte è raccontata attraverso lo sguardo di un’improbabile coppia di collezionisti, che con passione e rigore sfidano gli stereotipi ridefinendo il concetto di “mecenatismo”.
Chiude la rassegna il 26 giugno Tadao Ando Samurai Architect, un documentario di Mizuno Shigenori dedicato all’architetto ospite.
Asolo Art Film Festival. Dal 20 al 23 giugno ad Asolo (TV)
La più antica rassegna del mondo dedicata al cinema d’arte giunge alla 37° edizione. Una cinquantina di film sull’arte (con lavori dedicati all’arte in tutte le sue forme) e film d’arte (che utilizzano il linguaggio audiovisivo come mezzo di espressione creativa), si sfideranno per conquistare i premi 2019.
A queste si aggiungono la nuova categoria Post Internet Art e una sezione fuori concorso dedicata ai videoclip.
Diretto da Cosimo Terlizzi, regista e artista eclettico che si muove tra fotografia, video arte e performance, quest’anno il festival si intitola “Il cinematografo mi fa paura”. Dall’inquietudine di Eleonora Duse (1916) alla Post Internet Art (2019). Fascinazione dell’immagine in movimento. Pur accettando di mettersi alla prova con il nuovo mezzo audiovisivo (“la belva”), la Duse comprese appieno il potere dirompente del cinema nel mettere in discussione lo status del teatro. Una sfida che oggi si rinnova tra il cinema e il web.
Su questo terreno si confronteranno ad Asolo gli artisti e i cineasti che ambiscono a riconoscimenti in passato assegnati ad Andrei Tarkovskij, Alain Resnais, Henri Storck, Luciano Emmer, Adrian Maben, Mario Martone, Saul Bass, Liu Zchenchen.
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