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Museo Gulbenkian di Lisbona: Viaggio nel tempo attraverso l’arte

Ha un fascino tutto suo e un’atmosfera unica nel suo genere

Lisbona è una di quelle città capace di sorprendere e riempire il cuore dei visitatori, ha un fascino tutto suo e un’atmosfera unica nel suo genere. Sono i suoi caratteristici sali e scendi, i suoi stretti vicoli, le sue caratteristiche piazzette, i suoi colori vivaci, il suo ritmo, i suoi centri culturali e la sua affascinante tradizione a renderla una città unica al mondo. Appena si arriva a Lisbona si ha subito la sensazione di essere in un luogo composto da più anime perfettamente equilibrate, qui la modernità è strettamente legata all’antichità, la pacatezza del giorno va di pari passo con il divertimento notturno, i meravigliosi parchi sono in perfetta sintonia con gli edifici e i coloratissimi vicoli attraversati dai caratteristici tram si accompagnano a grandi piazze e lunghi viali. Lisbona ha tanto da offrire ed è in grado di soddisfare davvero le esigenze di tutti, gli appassionati di arte qui troveranno pan per i loro denti: la città è ricca di musei e complessi culturali di altissimo livello.

Tra i musei più belli del Portogallo e d’Europa spicca il Museo Calouste Gulbenkian, lo spazio culturale per eccellenza di Lisbona, questo museo custodisce una delle più grandi collezioni d’arte private del mondo. La variegata e intrigante collezione esposta la si deve all’eclettico imprenditore Calouste Gulbenkian che, durante i suoi innumerevoli viaggi, mise insieme un’enorme patrimonio di opere d’arte che riflettevano il suo gusto personale. L’uomo d’affari era spinto ad acquistare opere d’arte da una sconfinata passione per il bello, mentre era in vita si premurò di conservare e salvaguardare la sua collezione e ben 14 anni dopo la sua morte, nel 1969, fu istituita la fondazione che porta il suo nome e che ha dato vita al meraviglioso complesso museale che oggi è a disposizione di tutti i visitatori. Gli architetti Ruy Jervis Athouguia, Alberto Pessoa, Pedro Cid, Gonçalo Ribeiro Teles e António Barreto hanno progettato una struttura essenziale e moderna in granito e cemento armato dalla forma a parallelepipedo, immersa in un rigoglioso giardino impreziosito da vasche, fontane e da un anfiteatro all’aperto. La ricchezza del Gulbenkian è davvero eccezionale e unica nel suo genere, è una delle collezioni private più belle ed importanti del mondo che spazia da manufatti greci di rara bellezza a oggetti di origine orientale.

Le 6000 opere esposte provengono da tutto il mondo e abbracciano tutti i grandi periodi dell’arte, la collezione è enorme e apparentemente sembra non avere un filo logico ma è talmente ben assortita che è unica nel panorama internazionale. I numerosissimi pezzi sono presentati al visitatore in ordine geografico e cronologico e raccontano la storia mondiale dell’arte: un primo percorso conduce alla zona che ospita l’arte antica e orientale, il secondo tour porta allo spazio dedicato all’arte europea. Entrare nel Gulbenkian è come partire per un viaggio attraverso la storia e ancora di più attraverso la cultura. Nel primo percorso espositivo in cui si snodano le opere classiche e orientali, è possibile ammirare una sala egizia che custodisce sculture e bassorilievi egizi risalenti al 2.700 a.C., a seguire, il visitatore sarà accolto da una raffinata e straordinaria collezione di arte greco-romana in parte proveniente dal tesoro di Abukir in Egitto, composta da medaglioni, monete, gioielli, vasi e una rarissima testimonianza dell’arte mesopotamica: il bassorilievo del palazzo di Nimrud raffigurante un demone alato in atteggiamento rituale.

Prima di arrivare nella parte dell’estremo oriente si passa attraverso una considerevole raccolta di tappeti, tessuti, piastrelle e vasellame proveniente dalla Siria, dalla Persia, dalla Turchia e dall’India. Visitare il museo è un’esperienza visiva unica, capace di migliorare la percezione personale del bello. Nella sala dedicata all’arte orientale si possono osservare le opere raccolte tra la Cina e il Giappone che comprendono raffinatissime porcellane cinesi del XVII secolo, lacche giapponesi del XIII secolo e uno splendido paravento del XVII secolo, dove sono rappresentate scene di banchetti, ricevimenti e attività quotidiane. La seconda parte del museo, invece, è dedicata ai capolavori dell’arte europea, in questa sezione sarà possibile passeggiare tra i pannelli fiamminghi di Van Dyck e Rubens, tra le opere di Rembrandt, tra il celebre Ritratto di giovane donna del Ghirlandaio e“l’Autoritratto” di Edgar Degas, uno dei nomi più noti della pittura francese tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo. Tra i dipinti figurano alcune tra le straordinarie opere dell’illustre maestro Édouard Manet, considerato il maggiore interprete della pittura pre-impressionista e impressionista, come il dipinto “Ragazzo con ciliegie” e il “Ragazzo che fa le bolle”.

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