Filìa [dal gr. φιλία (philia)], è il vocabolo che il greco antico utilizzava per riferirsi all’amicizia, a quel legame fraterno che si stabilisce in un rapporto di complicità, di affiatamento e di comunità di intenti. Arte e amicizia sono due termini molto vicini tra loro. L’arte è nata di fatto per essere condivisa e l’amicizia è uno dei sentimenti più preziosi che possiamo condividere.
L’amicizia che lega i tre artisti, Giorgio Galli, Carlo Marchetti, e Claudio Marini, presentati in questa prima mostra del 2024, è un’amicizia che continua ad essere coltivata da tantissimo tempo, con stima e rispetto dell’altro, un legame che prosegue anche nell’arte che ognuno di loro porta avanti con passione e successo da diversi decenni. In questa mostra si vuole evidenziare che ogni individuo ha dentro di sé il concetto di arte, più o meno vivo, più o meno formato e perciò è parte integrante della coscienza umana, al pari della percezione del sé, del vissuto, dell’io.
Così è sempre stato, da sempre l’uomo ha avuto una sensibilità artistica, una capacità creativa, realizzativa, intuitiva che l’hanno poi spinto ad evolversi, a crescere e migliorare, a lasciare tracce indelebili di sé e del suo operato, della sua grandezza. Tutto ciò altro non è che “capacità comunicativa” dell’individuo, per cui…arte e amicizia sono comunicazione, l’espressione del sé e del proprio io, il mettere a nudo la nostra anima, l’esprimere al massimo le nostre potenzialità gridando con forza le nostre convinzioni, consapevoli che l’arte e l’amicizia sono la traccia che l’individuo lascia della sua esistenza per comunicare alle generazioni future, per imprimere in eterno la sua voce interiore.