Raffaello Sanzio, Autoritratto, primi anni del 1500. Olio su tavola, 47,5 x 33 cm. Gallerie degli Uffizi
Così il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini annuncia la maxi-mostra che riunirà dal 5 marzo alle Scuderie del Quirinale circa 200 lavori, tra opere di confronto, dipinti e disegni di mano dell’Urbinate, con un particolare sguardo rivolto al periodo romano che consacrò Raffaello quale artista di grandezza ineguagliabile e leggendaria.
La Madonna del Granduca e la celebre Velata dalle Gallerie degli Uffizi, la Santa Cecilia dalla Pinacoteca di Bologna, la Madonna Alba dalla National Gallery di Washington, il Ritratto di Baldassarre Castiglione e l’Autoritratto con amico dal Louvre, saranno solo alcuni dei capolavori in prestito a Roma fino al 2 giugno in occasione del percorso dedicato a Raffaello Sanzio, superstar del Rinascimento, nel cinquecentenario della sua morte, avvenuta a Roma il 6 aprile 1520 a soli 37 anni.
Intitolata semplicemente Raffaello, l’esposizione sarà l’evento di punta del programma approvato dal Comitato Nazionale appositamente istituito dal ministro Franceschini e presieduto da Antonio Paolucci.
Realizzata dalle Scuderie del Quirinale, in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, sarà curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro, affiancati da un autorevole comitato scientifico presieduto da Sylvia Ferino.
Oltre agli Uffizi – che hanno prestato circa 50 opere delle quali oltre 40 dello stesso Raffaello – tra i musei che hanno contribuito ad arricchire la rassegna con capolavori dalle loro collezioni, le Gallerie Nazionali d’Arte Antica, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, la Fondazione Brescia Musei, i Musei Vaticani, il Louvre, la National Gallery di Londra, il Museo del Prado, l’Albertina di Vienna, il British Museum, la Royal Collection, il Musée des Beaux-Arts di Lille.