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Ritratti d’artista: Natale al Museo Interattivo del Cinema

Ruben Brandt, Collector. Courtesy Fondazione Cineteca Italiana

Milano – Documentari, biopic, storie d’arte e di vita si preparano ad animare le feste nella prossima rassegna del MIC-Museo Interattivo del Cinema. Dal 26 dicembre al 4 gennaio alcuni dei più grandi artisti vissuti tra Ottocento e Novecento si raccontano in un percorso in 11 tappe presentato da Fondazione Cineteca Italiana. Otto pomeriggi e serate vedranno avvicendarsi sul grande schermo Vincent Van Gogh, Gustav Klimt, Pierre-Auguste Renoir, Paul Cézanne, Maurits Cornelis Escher, Alberto Giacometti, Auguste Rodin, Egon Schiele e Camille Claudel. E non mancheranno personaggi che, pur non essendo artisti, hanno influenzato profondamente la storia dell’arte: come la travolgente Peggy Guggenheim, protagonista del documentario Peggy Guggenheim. Art Addict.

Ritratti d’artista, questo il titolo della rassegna, si apre con una novità fresca di uscita: il docu-film Escher – Viaggio nell’infinito del regista olandese Robin Lutz, dove il visionario grafico olandese si svela tra austerità e ironia, opere ipnotiche e brani di diario. Il finale è invece per il nevrotico Giacometti con il film Final Portrait – L’arte di essere amici, firmato dall’attore e regista italo-americano Stanley Tucci. E se in Klimt vedremo John Malkovich calarsi nei panni dell’autore del Bacio, Van Gogh. Sulla soglia dell’eternità si classifica tra i titoli più attesi grazie alla regia di Julian Schnabel e alla magistrale interpretazione di Willem Dafoe (Oscar come miglior attore protagonista e Coppa Volpi alla miglior interpretazione maschile al Festival del Cinema di Venezia nel 2018). Erano amanti Auguste Rodin e Camille Claudel, scultori a cavallo tra due secoli da scoprire in due film diversi (Rodin e Camille Claudel), mentre Cézanne et moi ci parla della profonda amicizia che legò l’autore delle Bagnanti allo scrittore Émile Zola e Renoir racconta gli ultimi, intensi anni di vita del maestro impressionista.
Presentato al Locarno Film Festival 2018 Ruben Collector, infine, è basato su una storia di fantasia ambientata nel mondo dell’arte e della psicanalisi: è considerato uno dei migliori film di animazione realizzati in Europa negli ultimi dieci anni.

Leggi anche:
Escher. Viaggio nell’infinito – La nostra recensione
Van Gogh. Sulla soglia dell’eternità – La nostra recensione
Final Portrait. L’arte di essere amici – La nostra recensione
L’Agenda dell’Arte – Al cinema

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