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Affitti, ecco le 3 problematiche principali che possono far perdere l’affitto e come salvarsi dall’inquilino moroso

Come cane e gatto, il rapporto tra padrone di casa e inquilino
non è sempre idilliaco. Tra diritti e doveri da rispettare la “relazione” che si instaura da
entrambe le parti è spesso una delicata e sottile linea rossa. Ma come se questo non
bastasse sempre più spesso si aggiunge una terza variabile a mescolare le carte in
tavola, ovvero le situazioni che si creano tra gli inquilini stessi e che possono portare a
malcontenti e litigi, fino ad arrivare al mancato pagamento dell’affitto.
In particolare sono 3 quelle che generano i maggiori dissidi, legate all’età, agli animali
e alla tipologia di inquilini. E’ quanto emerge dall’osservatorio sugli affitti di Zappyrent
(www.zappyrent.com/it), startup tecnologica italiana che punta a semplificare e
migliorare il mercato degli affitti grazie a una gestione digitale delle locazioni e uno
speciale programma di “protezione”, che garantisce il pagamento degli affitti
direttamente da parte della piattaforma anche in caso di ritardi o morosità, e che
grazie a un database di oltre 20.000 appartamenti e circa 100.000 utenti iscritti alla
piattaforma (tra locatari e locatori) in 6 città in Italia (Roma, Milano, Torino, Firenze,
Bologna e Catania) – ha monitorato quali situazioni creano i maggiori problemi tra
inquilini.
“Sicuramente la situazione regina che genera il numero maggiori di problematiche è
quella legata all’età – racconta Lino Leonardi, CEO e cofounder di Zappyrent –
infatti, a età diverse corrispondono ritmi di vita, esigenze e necessità differenti. Alla
luce di questo è sempre sconsigliato affittare casa a inquilini con un delta di età tra
loro troppo ampio, come per esempio lavoratori e studenti. In questo caso è
matematico che, se non subito, ma nel medio-lungo periodo, i diversi orari dei due
inquilini andranno a scontrarsi. Ma non solo, anche le dimensioni dell’alloggio è bene
tenere conto, infatti a parità di canone d’affitto, se la casa ha dimensione ridotte
meglio affittare a una coppia che a due inquilini diversi, che si troverebbero a vivere
con poco spazio a disposizione. Dalle nostre ricerche in media il contratto con una
coppia dure almeno 3 volte tanto quello di due co-inquilini. Altro punto dolente

purtroppo è la questione legata agli animali, infatti, mentre da un lato le case pet-
friendly sono sempre più richieste, dall’altra di pari passo sono in aumento i litigi legati
proprio a questo aspetto. Soprattutto in case di dimensioni ridotte meglio accettarli
solo se c’è il benestare di tutti gli inquilini.”
Al netto dei litigi ci sono poi alcuni parametri che sarebbe meglio tenere presente
prima di affittare per non dover poi correre ai ripari in seguito come stipendio, tipologia
di contratto, settore di impiego e stagionalità.
“Per fare in modo che l’affitto sia sostenibile, il reddito dell’inquilino dovrebbe essere
almeno il doppio del canone – sottolinea Lino Leonardi, CEO e cofounder di
Zappyrent – inoltre con la pandemia sono nati altri elementi valutativi a cui un privato
magari non pensa o non ha modo di valutare: il settore in cui lavora l’affittuario è un
parametro da non sottovalutare, alcuni settori infatti sono più impattati da eventuali
restrizioni dovute al Covid o alla stagionalità dell’impiego ad esempio. Ci sono poi
alcuni altri parametri che per un locatario sarebbero troppo onerosi che noi abbiamo
inserito nel nostro processo valutativo dell’inquilino, l’accesso al database dei cattivi
pagatori e quello dei dati bancari sui finanziamenti aperti, solo per citarne alcuni. Ma
nonostante tutto questo c’è un paradosso nel mondo degli affitti, ed è che
all'aumentare degli inquilini diminuisce il rischio di morosità, questo perché ci
sono più garanti ‘obbligati legalmente’ a pagare per non incorrere in cause di sfratto,
anche se poi possono esserci d’altro canto più possibilità di litigi tra gli stessi.”

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