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Guida per mettere in affitto la tua casa

registrare un contratto, che rende legale a tutti gli effetti il rapporto tra il proprietario della casa e l’inquilino

Se hai una casa in più potresti pensare di metterla in affitto anziché venderla. In questo modo è possibile ricevere dei buoni introiti mensilmente, da utilizzare per le proprie esigenze, o da mettere da parte per eventuali spese future.
Una buona soluzione è quella di affidarsi a delle agenzie, come nel caso di Tecnocasa affitti. Queste attività sono pronte ad aiutarci sia a trovare qualcuno a cui affittare l’abitazione, sia a svolgere tutte le pratiche burocratiche senza commettere nessun errore.
Nei prossimi paragrafi trovate la nostra guida su come mettere in affitto una casa.

Sistemare la casa

Prima di proporre la casa in affitto è importante sistemarla in ogni dettaglio, così da renderla appetibile e concorrenziale sul mercato immobiliare. Non è necessaria una ristrutturazione piena, ma è fondamentale che tutti gli impianti siano in perfetto stato, privi di qualsiasi difetto. Per questo è utile contattare dei professionisti, così da poter controllare che non ci siano problemi e risolvere ogni tipo di guasto.
Gli impianti devono essere tutti perfettamente a norma, rispettando quanto previsto dalla legge. In fase di contrattazione è importante poter fornire tutti i certificati che dimostrino come l’appartamento sia in regola.

Definire il costo

Bisogna definire a quanto ammonta l’affitto che si vuole chiedere. Questo valore può variare in base a molti fattori, tra cui i più importanti sono le dimensioni dell’abitazione, la città in cui si trova e la posizione. Si può fare un paragone con il costo degli affitti in zona, così da non proporre la casa ad un prezzo troppo alto o troppo basso.
Da questo punto di vista è molto utile rivolgersi a una agenzia, che conosce nel dettaglio lo stato del mercato e può aiutarci a stringere un contratto molto vantaggioso.

Incontrare i futuri inquilini

Quando si decide di affittare una casa è molto probabile che ci si trovi di fronte a degli sconosciuti, per cui è necessario ottenere delle buone garanzie prima di concludere l’accordo. Di solito si chiedono al potenziale inquilino delle referenze, nel caso in cui non sia il suo primo affitto, così da conoscere quali sono state le sue esperienze precedenti e se si è dimostrato una persona affidabile.
Si possono anche chiedere dettagli riguardanti il reddito, come le buste paga o il Modello Unico, per avere la certezza che l’inquilino sia in condizione di pagare con regolarità.

Registrare il contratto

Se non si vogliono avere problemi con la legge è necessario registrare un contratto, che rende legale a tutti gli effetti il rapporto tra il proprietario della casa e l’inquilino. Il contratto può essere di vario tipo, a seconda soprattutto delle esigenze degli inquilini. Gli studenti preferiscono contratti transitori e di breve durata, mentre le famiglie optano per accordi più lunghi, ad esempio di tipo 4+4 o 3+2.
A dover comunicare tutto all’Agenzia delle Entrate è il proprietario dell’immobile, che ha tempo 30 giorni dalla stipulazione del contratto. Inoltre è necessario avvisare anche l’amministratore del condominio, nel caso in cui l’appartamento sia in un palazzo.
Non bisogna dimenticare che in questo modo il proprietario può tutelarsi efficientemente contro eventuali irregolarità degli inquilini.

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