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Il camino si riscopre green e smart e si fa sempre più strada nel mercato del design

maisonfire, realtà di Carate Brianza

Qual è quell’elemento di arredo che rende immediatamente più accogliente un ambiente?

Qual è quel dettaglio che rimanda al calore della famiglia e dello stare insieme? Oggi come ieri la risposta è sempre il camino. Le nuove abitazioni energeticamente efficienti, unite agli stili di vita moderni hanno determinato un’evoluzione del caminetto tradizionale, che oggi è inteso in chiave green e smart, senza il vincolo della canna fumaria, per adattarsi anche alle limitazioni degli appartamenti di città. I camini elettrici, elettrici ad acqua o a bioetanolo sono presenti oggi in migliaia di abitazioni, con una doppia valenza: per puro scopo decorativo, ma anche per donare tepore all’ambiente che li ospita.

Quello del camino senza canna fumaria in Italia è un mercato di nicchia, ma con interessanti prospettive di crescita. L’azienda di Carate Brianza, maisonFire, grazie all’intuizione del suo fondatore Alessandro Gatti, ha di fatto contribuito a creare un segmento nel mondo del design italiano che mancava. Era il 2009.
Oggi il Gruppo maisonFire conta un fatturato di 9 milioni (tra distribuzione e negozi diretti), in crescita costante (+ 7% rispetto agli 8,4 milioni del 2021). “Quando iniziammo a proporre il camino senza canna fumaria in Italia, il mercato era oltremodo marginale, mentre nei Paesi del Nord Europa raggiungeva il 70% della quota complessiva. Volevamo offrire un prodotto che fosse esteticamente bello, ma anche sicuro e performante, per allontanare l’idea del caminetto senza canna fumaria cheap e per niente bello a vedersi – racconta il fondatore Alessandro Gatti -.

Alessandro Gatti

L’offerta di prodotti che avessero un design curato e un’assistenza pre e post acquisto dedicata ci ha permesso di crescere sia a livello nazionale che oltre confine. La quota di export si aggira oggi intorno al 15%, e coinvolge Paesi come Portogallo, Svizzera, Dubai, India, Est Europa (in particolar modo, fino a prima della guerra l’Ucraina) e Africa. All’estero, oltre al design italiano, viene apprezzata la duplice valenza dei nostri caminetti, che sono sia decorativi che riscaldanti”.

“Commercializziamo circa 5000 caminetti senza canna fumaria l’anno; la domanda del mercato è tale da assorbire completamente la produzione. Dopo aver faticato molto nel 2021 con le consegne, ora siamo tornati in linea con lo standard dei tempi di attesa per quasi tutti i modelli” prosegue Gatti.

“Oltre ai privati, è in forte crescita la domanda da parte del mondo dell’hôtellerie e degli spazi ricettivi. I nostri caminetti vengono scelti per la loro versatilità d’uso che lascia ampio margine d’azione alla creatività di interior designer e architetti. Spesso vengono integrati, da parte di grandi brand brianzoli dell’arredo, all’interno delle loro soluzioni di design per offrire un ulteriore valore aggiunto al cliente. L’obiettivo di maisonFire è di continuare a crescere per soddisfare una domanda che oggi è 3-4 volte superiore alla produzione, e di farlo senza rinunciare alla cura e alla qualità dei servizi offerti” conclude il fondatore Alessandro Gatti.

 

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