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Trend affitti in Europa: i prezzi tornano progressivamente verso il pre-pandemia, Firenze in controtendenza in Italia

In Italia, sconvolge Firenze che cresce più di Milano e Roma rispetto all’anno scorso

Per la prima volta quasi due anni, l’International Rent Index di HousingAnywhere, la piattaforma internazionale di alloggi per studenti e giovani professionisti più grande in Europa, rivela che il trend di aumento dei prezzi degli affitti rispetto allo scorso trimestre è in declino e finalmente mostra un leggero rallentamento rispetto all’anno precedente.
Prendendo in considerazione più di 52.000 proprietà in affitto, tra cui bilocali, stanze private e monolocali, in 24 città europee, i dati mostrano un aumento medio annuale dei prezzi degli affitti dell’11,9% per tutte le tipologie di immobili (16,7% per i monolocali, 10,9% per le stanze private e 7,9% per i bilocali), rispetto all’aumento più considerevole del 14,3% registrato alla fine del 2022.

Uno sguardo al 2023

Buone notizie, quindi, rispetto al trimestre precedente: i prezzi delle diverse tipologie di immobili in Europa sono rimasti mediamente invariati (come le stanze private, che hanno registrato una variazione nulla) o hanno mostrato solo un leggero incremento (i prezzi di affitto dei bilocali sono aumentati dell’1,9% e dei monolocali del 4,9%).
Ciò nonostante, il picco annuale non è ancora arrivato: con l’inizio dell’alta stagione turistica, l’offerta di alloggi residenziali in affitto rischia di ridursi ulteriormente, poiché alcuni proprietari di immobili potrebbero passare da affitti a medio-lungo termine ad alloggi a breve termine per scopi turistici. Con l’inizio del nuovo anno accademico in autunno e la ricerca di un alloggio da parte di studenti e giovani professionisti, uno squilibrio ancora maggiore tra domanda e offerta potrebbe far lievitare i prezzi.
“Anche prima della pandemia, i prezzi degli affitti erano troppo alti perché molte persone potessero vivere come e dove volevano”, afferma Djordy Seelmann, CEO di HousingAnywhere. “L’attuale rallentamento nella crescita dei prezzi indica semplicemente un ritorno allo stato pre-pandemia, comunque caratterizzato da un significativo squilibrio tra domanda e offerta. Per affrontare la crisi immobiliare europea, i governi devono affrontare la carenza strutturale di offerta con un mix equilibrato di incentivi e restrizioni: bisogna che agiscano migliorando la disponibilità, l’accessibilità e la convenienza degli alloggi“.

Gli incrementi più rilevanti in Europa: Lisbona in vetta

Complessivamente, i monolocali sono la tipologia di immobile in Europa che mostra l’aumento più elevato sia a livello trimestrale che annuale, con Lisbona in testa a entrambe le classifiche rispettivamente con il 51,4% e l’81,6%. Se i monolocali rappresentavano il 12,8% di tutte le soluzioni abitative prese in considerazione nel primo trimestre del 2022 nelle città europee analizzate, nel primo trimestre del 2023 sono scesi all’11,6%: la diminuzione dell’offerta e l’aumento della domanda da parte di giovani professionisti sono probabilmente i principali fattori che hanno determinato l’aumento dei prezzi.
Soprattutto Paesi Bassi, Germania e Portogallo, dove si registra la più alta mancanza strutturale di offerta, registrano alcuni degli aumenti annuali più elevati per tutte le tipologie di immobili. Ad esempio, per quanto riguarda i bilocali, Monaco è al terzo posto in termini di aumenti annuali (20%, arrivando a 1,800 euro), seguita da Amsterdam, che si colloca al quarto posto (18,4%, con 2,250 euro). Per quanto riguarda le stanze private, le città tedesche di Berlino e Francoforte sono in testa alla classifica degli aumenti annuali più elevati (31,7% e 29,2%, rispettivamente 790 e 800 euro), seguite da Porto e Lisbona, con aumenti annuali rispettivamente del 22,5% e del 21,4%. In Portogallo vengono registrati anche i più impressionanti aumenti trimestrali: i prezzi di affitto dei monolocali a Lisbona sono aumentati di ben il 51,4% in questo trimestre (toccando la soglia di 1,212 euro), mentre Porto mostra il più alto aumento trimestrale per i bilocali, con il 20% (1,200 euro).
Le 5 città con il più alto incremento annuale di prezzi per tipo di immobile:
BilocaliStanze privateMonolocali
Reykjavík (33,7%)Berlino (31,7%)Lisbona (81,6%)
Budapest (25,3%)Francoforte (29,2%)Reykjavík (57,3%)
Monaco (20,0%)Porto (22,5%)Amburgo (43,6%)
Amsterdam (18,4%)Lisbona (21,4%)Firenze (27,7%)
Firenze (13,4%)Reykjavík (19,1%)Francoforte (21,5%)
Top 5 delle città con il più alto aumento trimestrale di prezzi per tipologia di immobile:
BilocaliStanze privateMonolocali
Porto (20,0%)Firenze (7,5%)Lisbona (51,4%)
Helsinki (12,50%)Rotterdam (7,1%)L’Aia (31,6%)
Amburgo (11,1%)Reykjavík (6,2%)Firenze (13,5%)
Reykjavík (8,0%)Berlino (5,5%)Berlino (12,7%)
Francoforte (7,3%)Monaco (5,3%)Porto (12,5%)

La situazione in Italia

Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, o anche solo alla fine del 2022, in Italia l’emergenza affitti sembra globalmente stabile.
La città più cara dello Stivale rimane Milano, seppur con prezzi leggermente in diminuzione, con i suoi 1,200 euro per un monocale (a fine 2022 era arrivato a costare 1,288), 1,800 euro per un bilocale (contro i 1,850 dello scorso trimestre) e 724 euro medi per una stanza privata (a fronte di 735 euro precedenti). La Capitale registra prezzi dei bilocali stabili a 1,700 euro rispetto a fine 2022, scendono invece monolocali a 1,000 euro (a fronte di 1,050 precedenti) e stanze private a 520 euro (contro 539 di fine 2022). Anche Torino beneficia di sensibili cali di prezzo: ora i bilocali costano 876 euro (invece che 1,000 euro dello scorso trimestre), i monolocali 595 euro (a fronte di 620 euro) e le stanze scendono di 20 euro fino alla soglia di 490.
L’unica città in forte controtendenza è Firenze, che registra i più alti aumenti dei prezzi di affitto in Italia in tutte le tipologie di immobili: in particolare, i prezzi dei monolocali a Firenze sono aumentati del 13,5% rispetto allo scorso trimestre, toccando la cifra di 1,050 euro (contro 925 di fine 2022). Il cambiamento è ancora più impressionante se pensiamo che a inizio 2022 lo stesso alloggio costava “solo” 823 euro (+27,7% annuale). In costante crescita anche i prezzi di bilocali (1,500 euro vs 1,468 precedenti) e stanze private, che ora costano 570 euro e non più 530.
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