(ANSA) – ROMA, 7 APR – Alive in France di e con Abel Ferrara è un autoritratto d’artista in salsa musicale. Candidato al premio L’Oeil d’Or per il miglior documentario al 70/o Festival di Cannes, il film – in sala dal 19 al 22 maggio distribuito da Mariposa Cinematografica – ci porta dentro la vita disordinata e sincopata del regista solo per qualche giorno. L’occasione sono i suoi concerti in Francia nel 2016 durante la rassegna sul suo cinema promossa dalla Cinémathèque de Toulouse, ‘Addiction at Work’.
Cosa si vede nel documentario? Come in un mega video-selfie, assistiamo alle rocambolesche giornate che hanno preceduto il concerto di Tolosa, con tanto di reunion della band, ovvero l’arrivo dei suoi storici amici, l’attore-cantante Paul Hipp e il compositore Joseph Delia (autore delle colonne sonore dei suoi film più importanti), e poi i concerti in giro per la Francia fino a quello di Parigi. Frase cult, quella che dice lo stesso regista con la sua voce roca: “Cosa è la musica nei film? Il respiro degli attori”.