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Al Cinema nel Chiostro “Europa”, il viaggio dei migranti attraverso la rotta balcanica nel nuovo film del regista fiorentino Haider Rashid, premiato dalla critica al festival di Cannes

Mercoledì 1 settembre in anteprima

Cinema nel Chiostro l’arena estiva nel loggiato del Museo Novecento di questa Estate Fiorentina, accoglie la prima visione del film Europa del regista fiorentino Haider Rashid (italia, 2021, 75′), premiato con il Beatrice Sartori Award, premio della critica indipendente a Cannes nella Quinzaine des Realisateurs 2021, per il suo racconto straordinario di una strenua lotta per la libertà e la vita. Mercoledì 1 settembre in anteprima, giovedì 2
settembre alle ore 21.30 la proiezione sarà introdotta dal regista Haider Rashid intervistato dal critico Gabrele Rizza. Il film sarà in programmazione al Cinema nel Chiostro fino al 12 settembre.
Al confine tra Bulgaria e Turchia: Kamal è un giovane iracheno che sta cercando di entrare in Europa a piedi, attraverso la “rotta balcanica”. È braccato dalla polizia bulgara e dai “Cacciatori di Migranti”. Kamal ha nello zaino un passaporto, alcune foto di famiglia, dei fogli con degli appunti e dei numeri di telefono per quando arriverà in Europa. Sperando che questo accada.
“L’idea del film – dice Haider Rashid – è nata leggendo delle esperienze di vita reale dei migranti che attraversano il confine tra Turchia e Bulgaria e dalle conversazioni che ne sono seguite con varie persone. La Bulgaria è il paese in cui mio padre si è recato, quando è scappato dall’Iraq nel 1978 alla volta dell’Europa. Sebbene il suo viaggio sia stato diverso da quello che intraprende il protagonista del film, in qualche modo mi è sembrato ancora più
giusto raccontare questa storia”.
Il Sindacato SNCCI lo ha scelto come Film della Critica, con la seguente motivazione: Aderendo totalmente alla drammatica esperienza di un giovane immigrato iracheno, in fuga lungo la “via balcanica”, il film si propone come esperienza immersiva nello smarrimento, nella paura e nella violenza che segnano la vita di chi cerca rifugio in Europa. Adottando una prospettiva che tiene in campo la prova fisica del protagonista e le situazioni estreme
affrontate, il regista offre un punto di vista tanto morale quanto concreto su un dramma sociale che non si consuma nei dibattiti politici, ma nella sofferenza reale e nel degrado delle relazioni umane.
Sinossi. L’arrivo dei migranti in Europa è gestito da organizzazioni criminali che operano in complicità con forze di polizia di frontiera e ufficiali governativi di alto rango. I migranti, in cerca di sicurezza e dignità, vengono abitualmente abusati da questi rappresentanti della legge che li assoggettano a violenze e intimidazioni, respingendoli oltre i confini europei. Le foreste lungo questi confini vengono anche pattugliate da gruppi organizzati di civili nazionalisti che si definiscono “Cacciatori di Migranti”. Uomini e donne ogni giorno affrontano la morte per crearsi una nuova vita. Kamal, un giovane iracheno che sta entrando in Europa a piedi attraverso la
frontiera tra Turchia e Bulgaria, lungo la cosiddetta “rotta balcanica”, viene respinto insieme ad altri migranti dalla polizia di frontiera bulgara. Alcuni di loro vengono uccisi, altri catturati, ma lui riesce a scappare. Cercherà una via d’uscita in un’interminabile foresta, un sottomondo dove le regole e la legge non esistono, rimanendo ferito durante uno scontro con i Cacciatori di Migranti bulgari. Per tre giorni e tre notti Kamal lotta per la sua vita in un viaggio di sopravvivenza, fino a un ultimo scontro tra vita e morte.

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