(di Francesco Gallo) (ANSA) – ROMA, 21 GEN – ‘Alice e il sindaco’ di Nicolas Pariser, in sala dal 6 febbraio con la Bim con protagonisti Alice Heimann e Fabrice Luchini, mescola passione politica e sentimento, una sorta di omaggio-sequel al film di Éric Rohmer, L’albero, il sindaco e la mediateca il cui protagonista era un giovane Luchini insegnante dal cuore socialista nella Francia rurale.
Questa volta l’attore francese è invece Paul Theraneau, sindaco di Lione a qualche mese dalle elezioni municipali. Un politico che dopo trent’anni di attività si sente come svuotato, non ha più un’idea. E così, con un azzardo di sceneggiatura molto francese, il sindaco chiama in suo soccorso una giovane ragazza, Alice (Heimann), una filosofa trentenne abbastanza disincantata, che ha come singolare missione dare nuove idee e stimoli al politico. Va detto che Alice, nonostante l’originalità del suo lavoro, è davvero brava tanto da diventare indispensabile al sindaco, una cosa che la renderà presto antipatica allo staff del politico. Il contributo di Alice sarà così fondamentale per ricucire quel rapporto con la società che questo politico socialista non ha ormai più. (ANSA).