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Berlino: Toto Orso, Rasoulof spariglia i giochi

(ANSA) – ROMA, 28 FEB – Come spesso accade nell’ultimo giorno ai festival arriva il film che spariglia tutto compreso il non facile Toto Orso di questa edizione del Festival di Berlino, la 70/a che si chiude domani. Si tratta di THERE IS NO EVIL di Mohammad Rasoulof, film composto da quattro storie che sono un vero pugno allo stomaco al regime iraniano. Di scena la pena di morte in un regime e la responsabilità individuale. Per il resto, cinque i film in corsa: DAU. NATASHA di Ilya Khrzhanovskiy e Jekaterina Oertel; l’indie movie con aborto, NEVER RARELY SOMETIMES ALWAYS di Eliza Hittman; l’onirico UNDINE di Christian Petzold; MY LITTLE SISTER di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond, film tra dolore e teatro e infine, in pole position, il nostro FAVOLACCE di Damiano e Fabio D’Innocenzo. Sul fronte Italia VOLEVO NASCONDERMI di Giorgio Diritti potrebbe correre per l’Orso al miglior attore da assegnare ad Elio Germano che, tra l’altro, è anche uno dei protagonisti di FAVOLACCE. Tornando a DAU. NATASHA di Ilya Khrzhanovskiy ha dalla sua una singolare sperimentazione antropologica sado-maso e un progetto che ricorda un Truman Show stalinista capace di liberare le zone oscure dell’uomo. Ma è NEVER, RARELY, SOMETIMES ALWAYS di Eliza Hittman quello che mette d’accordo tutti . Di scena una storia on the road di una 17enne della Pennsylvania rurale alle prese con aborto, a New York. C’è poi UNDINE del regista tedesco Christian Petzold, tra amore, mito, fiaba e storia di Berlino e ancora un film tedesco: MY LITTLE SISTER di Stéphanie Chuat e Véronique Reymond che mescola, amore del teatro, Shakespeare, dolore, poesia e legame tra gemelli. Volano del film la performance di Lars Eidinger, attore teatrale omosessuale che si ammala di una forma di leucemia aggressiva. A lui potrebbe arrivare un meritato premio come miglior attore.
    SIBERIA di Abel Ferrara porta in quota l’Italia al 70%, anche se non ha avuto buona accoglienza da parte della stampa estera, ma alcune immagini come quella del sole nero in una grotta sono rimaste nel cuore di molti. (ANSA).
   

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