(ANSA) – VENEZIA, 28 AGO – La Veritè (Le Verità) che apre la 76/ma Mostra del cinema di Venezia e dal 3 ottobre sarà in sala con Bim è opera sua: “nel 2011 mi ha contattato Juliette Binoche chiedendomi di fare un film con lei da una piece ambientata nel camerino di un’attrice”, dice il regista giapponese Kore-eda Hirokazu, Palma d’oro a Cannes nel 2018 con Un affare di famiglia. E si deve alla Binoche, 55 anni, una delle attrici francesi con più film d’autore nel curriculum, la tessitura della tela che alcuni anni dopo ha portato al film, a Venezia lungamente applaudito dalla stampa. “Aspettavo di lavorare con Kore-eda da anni. Realizzo oggi tutti i miei sogni – racconta la Binoche – perchè nel film sono la figlia di Catherine Deneuve ed io ero piccola quando mi innamorai di lei, questo simbolo della femminilità e grande attrice. Oggi è una vera consacrazione”.
Durante le riprese Juliette Binoche ammette di essere stata in difficoltà: “il regista gesticolava continuamente, sospirava, si divertiva a provocarmi”.