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Blade Runner: quando il futuro diventa il presente

(ANSA) – NEW YORK, 04 NOV – Quando il futuro diventa il presente. Blade Runner, il capolavoro di Ridley Scott ispirato al racconto di fantascienza di Philip K. Dick “Il cacciatore di androidi”, ha raggiunto il target della data in cui e’ ambientato: novembre 2019.
    Nel 1982 Scott aveva immaginato una Los Angeles in disfacimento. Palle di fuoco esplodono nel cielo di una metropoli distopica perennemente avvolta dallo smog che offusca il Sole e produce una pioggia continua, probabilmente acida.
    Inquinamento, clima impazzito, avidità delle corporation, governi repressivi e una popolazione che fatica a mantenere la propria umanità. Sui social media i primi fotogrammi del film hanno fatto trend assieme alla consapevolezza che 37 anni fa in tante cose il regista aveva visto giusto.
    Rutger Hauer, il replicante filosofo Roy Batty il cui monologo cult “Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare… e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia” segna l’epilogo del film, non ce l’ha fatta a vedere il giorno in cui il film che lo rese icona ha raggiunto la sua data di scadenza. L’attore olandese dagli occhi di ghiaccio, che in Blade Runner recitava accanto a Harrison Ford e Sean Young, e’ morto in luglio a 75 anni.
    Mentre nella vera Los Angeles un novembre secco e caldo alimenta gli incendi che hanno messo in allerta milioni di persone, su Twitter gli ammiratori del film si sono impegnati a confrontare come il futuro di Ridley Scott coincida con il loro presente. (ANSA).
   

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