(ANSA) – ROMA, 04 GIU – Dopo la diretta streaming del direttore del festival di Cannes Thierry Fremaux, trasmessa ieri sera con l’annuncio del programma di un festival che non ci sarà, i colleghi critici della Semaine de la Critique hanno fatto lo stesso, segnalando i titoli che – ad oggi – sarebbero stati selezionati. C’è profumo d’Italia nella selezione virtuale della Semaine de la Critique che avrebbe dovuto completare, come da tradizione, il programma del Festival di Cannes e invece si deve accontentare di un mero annuncio promozionale. E’ merito di Alba Rohrwacher, ormai la nostra attrice più internazionale, che veste i panni della svizzera Alice nel film d’esordio della francese Chloé Mazlo “Sous le ciel d’Alice”, ambientato nel Libano degli anni ’70 tra pace e guerra. E’ una storia emblematica degli orientamenti che guidano la ricerca del critico Charles Tesson per la Semaine. L’odierno annuncio della sezione dei critici francesi mette il timbro di Cannes 2020 in totale a cinque lungometraggi e una manciata di promettenti cortometraggi. E’ l’indicazione di un cantiere aperto (di solito i film selezionati sono 11) e comprensibilmente la produzione nazionale fa la parte del leone con 4 film francesi su 5: l’eccezione è l’esordio di Aleem Khan, inglese di origine pakistana, con “After Love”. Così si ripromette di fare del resto la Semaine a vantaggio di “De l’or pour les chiens” di Anna Cazenave Cambet (solare storia d’amore tra donne), “La Terre des hommes” opera seconda di Naël Marandin (violenza sessuale in un contesto agricolo), “La Nuée”, opera prima di Just Philippot (quasi un horror nel segno de “Gli uccelli di Hitchcock). Sulla carta sembra emergere un filo rosso quanto mai attuale: attrazione e paura dell’amore. Solo l’andamento del mercato internazionale e la realtà del cinema nelle sale da qui alla fine dell’anno potrà dire chi aveva ragione. (ANSA).