“Una grande attrice portabandiera della dignità della donna”: così l’aveva definita Fabrizio Corallo, che aveva diretto “Vitti d’arte, Vitti d’amore”. Il docu-film ripercorreva la vita e la carriera dell’antidiva per eccellenza, dalla voce roca e gli occhi magnetici, spiritosa, drammatica, con una verve innata, simbolo del cinema italiano.
“Con la scomparsa di Monica Vitti l’Italia perde un’attrice di rara versatilità, capace di passare dal cinema d’autore a prove comiche di grande popolarità, sempre con lo stesso talento e la stessa qualità artistica”. Così la presidente Rai Marinella Soldi e l’amministratore delegato Carlo Fuortes esprimono il proprio cordoglio per la morte dell’attrice. “Protagonista al cinema e in teatro, Monica Vitti ha anche attraversato la storia della Rai, fin dagli esordi della televisione, con la partecipazione ai grandi varietà, per arrivare negli anni ’90 a condurre una edizione di grande successo di Domenica in. Nonostante la prolungata assenza dalle scene, Monica Vitti conserva e avrà sempre un posto importante nell’immaginario degli Italiani”.