(ANSA) – ROMA, 20 MAR – “Mi hanno diagnosticato il Covid-19, la malattia causata dal coronavirus. Sembra che starò bene, ma voglio condividere il mio percorso (nello scoprire di essere contagiato) sperando che lo troviate istruttivo o d’aiuto”. Così Daniel Dae Kim, l’attore sudcoreano naturalizzato statunitense, amato dal pubblico per i suoi ruoli in serie come Lost, Hawaii Five-O e The Good Doctor, ha rivelato su Instagram di essere positivo.
Kim, in un video di 10 minuti, girato nella sua casa alle Hawaii dov’è già in autoisolamento da giorni, spiega che ha iniziato ad accusare i primi lievi sintomi mentre tornava sull’isola da New York, dopo aver preso parte alle riprese della serie ‘New Amsterdam “dove ironicamente interpreto un dottore assunto dall’ospedale per aiutare pazienti durante un’epidemia influenzale”. Dopo essersi messo per precauzione in isolamento dalla famiglia (risultata poi negativa al contagio) nella sua casa, Kim ha accusato un aggravarsi dei sintomi ed è stato sottoposto al tampone per il coronavirus, risultando positivo.
La produzione della serie, informata dall’attore, gli ha assicurato di essersi attivata per controllare le condizioni di salute di cast e troupe. “A tutti voi e specialmente ai teenager e ai millennial che pensano (il virus) non sia una questione seria, vi assicuro che lo è – aggiunge -. E se non prendete precauzioni, potenzialmente potreste mettere a rischio le vite di milioni di persone, inclusi i vostri cari. Quindi per il bene di tutti, seguite le linee guida”.
Kim è convinto che un servizio sanitario di qualità per tutti dovrebbe essere “un diritto e non un privilegio. Tutti quelli che presentano i sintomi, dovrebbero potersi sottoporre al test perché il virus non guarda a gender, etnia, nazionalità o orientamento sessuale, se sei ricco o povero o se sei un immigrato”. Ora ” dovremmo tutti sentirci più uniti – sottolinea -. Al di là di come certi leader politici lo chiamino, non considero il posto da dove proviene (il virus) importante quanto le persone che sono ammalate e che stanno morendo. Insultare non ci porta da nessuna parte”.