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Dafne, down trentenne e giudiziosa

(ANSA) – BERLINO, 10 FEB – ‘Dafne’ è un film su una vera forza della natura che si chiama Carolina Raspanti, una trentenne portatrice di sindrome di Down e protagonista assoluta di questo secondo lungometraggio di Federico Bondi (Mar Nero, 2008), passato in concorso a Panorama al Festival di Berlino.
    Impossibile così pensare a questo lavoro, prodotto da Vivo film con Rai Cinema e in sala dal 21 marzo con il Luce, senza il suo spirito da professorina piena di giudizio e candore. Nel film Carolina è appunto Dafne, una trentenne che lavora che vive con tutta la sua esuberanza insieme ai genitori: Luigi (Antonio Piovanelli) e Maria (Stefania Casini). Quando però la madre Maria muore, gli equilibri familiari vanno a pezzi. Il padre entra in depressione, tormentato, com’è, dalla paura di lasciare sola la figlia alla sua morte. Ma sarà paradossalmente proprio Dafne a dargli la forza di andare avanti con il suo caratterino e le sue perentorie indicazioni come: “Papà non buttarti giù”.
   

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