(ANSA) – ROMA, 31 GEN – A Clint Eastwood si perdona tutto,
anche la vecchiaia. Anzi, dopo aver visto le prime sequenze de ‘Il corriere’ (The Mule), in sala dal 7/2 con la Warner, neppure
ci si accorge che questo piccolo capolavoro-testamento è girato
e interpretato da un uomo di quasi 90 anni. Il film,
probabilmente l’ultimo in cui vedremo Eastwood davanti e dietro
la macchina da presa (non accadeva dai tempi di Gran Torino del
2009), non delude mai.
Fa da volano a questo western on the road, l’essere ispirato
a una storia vera, quella del novantenne Earl Stone reduce della
guerra di Corea che continua a lavorare nella floricultura, ma è
ormai sull’orlo della bancarotta. Separato da anni dalla moglie
e con una figlia con la quale non parla più, Earl è sul
lastrico: così coglie l’occasione di un ingaggio da parte di un
cartello messicano, che gli offre tanto denaro per fare loro da ‘mulo’, ovvero trasportare con il suo pick up grossi
quantitativi di droga da uno Stato all’altro.