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Favino, io tra Buscetta, Craxi e Moro

(ANSA) – BERLINO, 07 DIC – Pierfrancesco Favino e Marco Bellocchio a Berlino, a poche ore dalla premiazione degli Efa, gli ‘oscar’ europei, non sembrano troppo emozionati di essere in corsa con il film Il traditore – dedicato alla storia di Tommaso Buscetta – in ben quattro categorie (film, regia e sceneggiatura e miglior attore).
    Quanto al personaggio di Bettino Craxi, al quale Favino ha dato il volto in Hammamet di Gianni Amelio, in sala dal 9 gennaio, dice l’attore: “Craxi e stato sicuramente un personaggio controverso, ma io non l’ho interpretato pensando a questo. Ho cercato solo di rappresentare quello che lui sentiva dentro. Il fatto di essere controverso è qualcosa che gli attribuivano gli altri e di cui lui era incosciente”. Per Favino ora c’è Padre Nostro di Claudio Noce, un film da lui prodotto e interpretato nei panni di un prefetto antiterrorismo negli anni di piombo. “Una storia vista da due ragazzini in cui riaffiora anche un mio ricordo del giorno dell’attentato a Moro. Ricordo – sottolinea Favino – che per noi fu un giorno di festa. Perché chiusero le scuole e le mamme ci portarono a casa per coccolarci. Noi ovviamente non capivamo nulla di quello che stava accadendo”.
    La vicenda di Aldo Moro è centrale anche nella vita di Marco Bellocchio che sta appunto girando su questo fatto tragico della storia di Italia una serie tv, pluri-prodotta, dal titolo Esterno notte, una sorta di controcampo del suo film Buongiorno, notte. (ANSA).
   

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