(ANSA) – ROMA, 7 MAR – La condizione femminile in Afghanistan è al centro di Figlie di Kabul, un documentario che la piattaforma Freeda lancia per la Giornata Internazionale della Donna l’8 marzo. La protagonista è Laila, una donna che ha vissuto sulla sua pelle gli ultimi cinquant’anni di storia dell’Afghanistan, dalla libertà dei costumi degli anni ’70 e ’80, alla guerra e alla sharia imposta dai talebani, fino alla pace precaria e militarizzata di oggi. Alla sua voce, si intreccia quella della figlia Farzanah, nata e cresciuta quando guerra e repressione erano già una realtà quotidiana, e che aggiunge il punto di vista di un’altra generazione.
Media di riferimento per contenuti e short format innovativi per le piattaforme social, che raggiunge quotidianamente 5 milioni di persone, Freeda con questo progetto guarda oltre l’universo femminile occidentale, e lo fa attraverso il suo primo long format.
Il documentario di circa 30 minuti, girato a Kabul e prodotto in collaborazione con Fondazione Pangea Onlus