ROMA – Il signor Diavolo di Pupi Avati, in sala dal 22 agosto in 200 copie distribuite da 01, fa paura ed è davvero un gran bel film che racconta, con la precisione dei dettagli (passione demoniaca per eccellenza), un’Italia che non c’è più: quella degli anni Cinquanta dove “i bambini erano immersi tra paura e sacralità”, dove la Democrazia Cristiana dominava e le automobili avevano ancora curve e carattere.
Siamo nell’autunno del 1952 in Veneto. Qui è in corso l’istruttoria di un processo per l’omicidio di un adolescente, considerato un demonio, ucciso da un coetaneo. Una cosa non da poco che vede coinvolta la Chiesa proprio alla vigilia delle elezioni politiche. Furio Momentè (Gabriele Lo Giudice), ispettore del ministero, così non a caso parte per Venezia con la sola mission di tenere lontano dai guai ogni rappresentante del clero, ma l’inchiesta gli prende la mano. Questa la storia. Carlo (Filippo Franchini), l’omicida, è un quattordicenne che ha per amico Paolino. La loro vita è serena fino all’arrivo di Emilio (Lorenzo Salvatori), un essere deforme figlio unico di una possidente terriera (Chiara Caselli) che si dice abbia sbranato a morsi la sorellina. Paolino, nel momento di ricevere l’ostia, viene spintonato da Emilio tanto che questa cadendo a terra è involontariamente profanata da Paolino che la schiaccia.
Questo solo l’incipit di tutta una serie di eventi sconvolgenti e demoniaci. ‘Il signor Diavolo’ tratto dall’ultimo romanzo omonimo (Guanda) di Pupi Avati, scritto, oltre che da lui, dal fratello Antonio e dal figlio Alvise e prodotto da Videa e Rai Cinema, è un ritorno ai demoni del passato del regista, al romanzo gotico e a quel ‘La casa delle finestre che ridono’ (1976) che è rimasto sempre nel suo cuore. Comunque nessuna autobiografia:”Tranne per il fatto – dice Avati – che sono stato chierichetto, ho frequentato la Chiesa. Il prete allora veniva visto come una figura intermedia, uno che recitava formule magiche, uno che dava le spalle ai fedeli durante la Messa. Insomma un mondo legato al fantastico in un tempo in cui c’era ben poco. Comunque un film di genere questo in un cinema italiano che non ne fa più perché si è schizzinosi e contano solo le commedie”. Buone notizie sul fronte della biopic di Dante Alighieri, da anni sogno nel cassetto di Avati: “La sceneggiatura è in essere – e dovrebbe essere accolta da Rai Cinema nel 2021”. Infine, nel cast de ‘Il signor Diavolo’ anche Lino Capolicchio, Cesare Cremonini, Gabriele Lo Giudice, Massimo Bonetti, Alessandro Haber, Andrea Roncato, e Gianni Cavina.