(ANSA) – ROMA, 4 MAR – I film che dirigo “sono come capitoli di un’autobiografia immaginaria. Nella vita è difficile toccare la verità, grazie alla finzione mi sembra ci si riesca più facilmente. Prendo spunto dalla realtà, da quello che conosco e lo rielaboro”. Lo spiega Valeria Bruni Tedeschi parlando del suo film da regista e protagonista, I villeggianti, in sala per Lucky Red dal 7 marzo dopo l’anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia. Il cast comprende amici come Valeria Golino, Riccardo Scamarcio, Pierre Arditi, Yolande Moreau, Noemie Lvovsky, oltre alla vera mamma (Marisa Borini), la zia Gigì e la figlia adottiva dell’attrice e regista, Oumy, di origine senegalese, che oggi ha quasi 10 anni.
Anche stavolta verità, finzione e autobiografia familiare si mescolano e la prospettiva si amplia, con in scena ben 21 personaggi, durante un’estate al mare in una bellissima casa in Costa Azzurra. Tra famiglia e servitù vengono fuori verità, traumi, amori improvvisi, dolori, rabbia, lutti, nuovi inizi.