(ANSA) – ROMA, 16 APR – Una “Giornata dei camici bianchi”, da celebrare ogni anno, il 20 febbraio, per onorare il lavoro, l’impegno e il sacrificio degli operatori sanitari che stanno combattendo contro il coronavirus. A lanciare la proposta, con il sostegno attivo della Siae, che ha avviato una petizione e rivolto un appello al presidente della Republica Mattarella e alle più alte cariche dello Stato, è stato Ferzan Ozpetek. Un’ idea, spiega il regista de Le Fate Ignoranti, che è venuta fuori ascoltando i racconti al telefono degli amici medici partiti da Roma per andare a dare una mano negli ospedali del nord. “Vorrei che se un bambino, magari tra 10 anni, ci chiedesse Che vuol dire Festa dei Camici Bianchi?, potessimo raccontare le storie delle donne e degli uomini che hanno lavorato e si sono sacrificati per aiutare gli altri. – spiega – Sarà anche una giornata di ricordo per quelli che hanno perso la vita, ma soprattutto di festa e ringraziamento per tutti coloro che lavorano negli ospedali. Persone che non possiamo, non vogliamo, non dobbiamo dimenticare quando questa emergenza sarà finita”.
La data proposta da Ozpetek – e suggerita al regista da Luciana Littizzetto – è il 20 febbraio, giorno in cui Annalisa Malara, Anestesista dell’Ospedale di Codogno, ha scoperto che Mattia, il 38enne identificato come “paziente Uno”, era stato attaccato dal Coronavirus. Il presidente della Siae Mogol ha appoggiato la proposta e chiesto al dg Gaetano Blandini di preparare una petizione, “aperta non solo ai 90 mila associati SIAE ma a tutti gli artisti e più in generale a tutti i cittadini”. La risposta non si è fatta attendere: ci sono già 144 adesioni di grandi nomi dello spettacolo e della cultura, da Alessandro Gassman a Carlo Verdone, da Caterina Caselli Alessandro Cattelan, da Al Bano ad Alba Rohrwacher, Andrea Bocelli e Ambra Angiolini, solo per citarne alcuni. Il 21 aprile la Siae metterà on line la piattaforma www.festadeicamicibianchi.it: dove sottoscrivere l’appello. (ANSA).