Nel pieno del revival Disney dei suoi classici, riletti in chiave live action, torna anche la delicata favola canina di Lilli e il vagabondo di Charlie Bean, che debutta il 24 marzo sulla nuova piattaforma Disney+. Nata dal racconto breve di Ward Greene, ‘Happy Dan, The Whistling Dog’, era diventata un film animato nel 1955, dal titolo Lady and the Tramp (nella versione italiana Lilli e il vagabondo) firmato da Clyde Geronimi, Wilfred Jackson e Hamilton Luske. Bean e i produttori hanno voluto ricreare il classico, non ricorrendo ad animali creati con il cgi (comunque l’animazione fotorealistica è ampiamente presente per le scene in cui i cani parlano), ma utilizzando animali veri, e cercando i protagonisti in canili rifugio.
Il film punta a riproporre il sapiente mix fra atmosfera magica, romanticismo, commedia e azione dell’originale, con qualche importante novità nella messa in scena, come la valorizzazione dell’inclusione e della diversità. Un aspetto che emerge particolarmente nell’aver reso i proprietari di Lilli, da lei indicati attraverso i nomignoli che usano fra loro, ‘Gianni Caro’ (Thomas Mann) e ‘Tesoro’ (Kiersey Clemons), una coppia interrazziale. Nel film inoltre si mostra una società molto più etnicamente integrata di quanto fosse l’America d’inizio ‘900, epoca nella quale è ambientato il racconto, che già in origine esplorava a tratti leggeri la differenza fra classi.
La storia ruota intorno all’American Cocker Spaniel Lilli (doppiata in originale da Tessa Thompson) adottata e molto viziata da una giovane coppia, che però inizia a trascurarla quando nasce la loro prima figlia, Lulu. La cagnolina è sempre più confusa e non aiuta il momentaneo arrivo in casa di zia Sarah (Yvette Nicole Brown) con i suoi due pestiferi gatti. La donna, che considera Lilli incontrollabile, decide di metterle una museruola, ma la cocker spaniel scappa, ritrovandosi in un nuovo e pauroso mondo urbano. Sarà per lei fondamentale l’aiuto di un coraggioso compagno di strada, del mix di Schnauzer Biagio (doppiato in originale da Justin Theroux), randagio allergico ai guinzagli e amante della vita libera e solitaria (o così sembra), perennemente rincorso da un sempre più arrabbiato accalappiacani (Adrian Martinez).
Il film live action torna a regalare tutti i momenti indimenticabili della versione animata come il piatto di spaghetti condiviso dai due protagonisti mentre il proprietario del ristorante italiano che lo offre (qui interpretato da un improbabile ma divertente F. Murray Abraham) canta per loro una serenata. Tra i punti di forza anche le scene con gli altri amici canini: per Lilli l’intraprendente Scottish Terrier Jackie ‘costretta’ a lunghe sessioni da modella per i quadri della sua padrona e il fin troppo placido bloodhound Fido, e per Biagio, la Lhasa Apso Gilda (con Arisa come voce per uno dei momenti musicali centrali della storia) e il bulldog Bull.
I due cani interpreti di Lilli e Biagio, che nella realtà si chiamano Monte, salvato da volontari in Arizona e Rose, che era stata messa in adozione, hanno trovato con il film nuove famiglie. Sul set, hanno spiegato gli addestratori, si sono trovati subito in armonia, il che ha reso molto credibili le loro scene, compresa quella della cena romantica, dove la pasta (che veniva divorata in modo poco ‘cinematografico’ dai cani) è stata sostituita da lunghe stringhe di liquirizia, bagnate di brodo di carne. I due protagonisti le hanno comunque apprezzate e sono stati ricompensati a scena completata con un vero piatto di spaghetti e polpette.