(ANSA) – NEW YORK, 24 GEN – Jordan Belfort, il leggendario truffatore che ha ispirato il film di Martin Scorsese ‘The Wolf of Wall Street’, ha fatto causa alla società di produzione della pellicola per 300 milioni di dollari per frode e violazione del contratto. Secondo i media americani, sostiene che la Red Granite Pictures gli ha nascosto che il film è stato finanziato con denaro rubato.
Il lupo di Wall Street, interpretato sul grande schermo da Leonardo DiCaprio, ha venduto la storia della sua vita alla società di Riza Aziz, che sta affrontando accuse di corruzione in Malesia per una presunta appropriazione indebita di oltre 200 milioni di dollari. Denaro che sarebbe stato sottratto ad un fondo statale malese.
L’avvocato di Belfort ha spiegato che “Red Granite non ha rivelato al suo cliente che stava usando fondi ottenuti da attività criminali, altrimenti lui non avrebbe mai accettato di stipulare il contratto”. Precisando poi che le indagini sui produttori influiscono negativamente sui diritti della sua storia e stanno impedendo la creazione di un sequel del film.
Il libro di memorie di Belfort, ‘The Wolf of Wall Street’, è stato pubblicato nel 2007 dopo che l’uomo aveva scontato 22 mesi di prigione per frode con la sua società di intermediazione (per cui gli fu ordinato di rimborsare oltre 110 milioni di dollari ai suoi clienti). Nel 2009 e’ stato pubblicato un secondo libro, ‘Catching the Wolf of Wall Street’, mentre il film e’ uscito nel 2013 e rimane la pellicola di maggior successo di Scorsese al botteghino.