(ANSA) – ROMA, 20 GIU – Come spesso capita, la vita di personaggi famosi ha aspetti poco conosciuti e sorprendenti. È il caso di Marcel Marceau, attore e soprattutto, in quanto mimo, ambasciatore culturale dell’arte del silenzio, un uomo che a un certo punto della sua vita sfidò il nazismo aiutando più̀ di cento orfani a fuggire dalla Francia in Svizzera. Questo il racconto di ‘Resistance – La voce del silenzio’ di Jonathan Jakubowicz, film con Jesse Eisenberg, Cléménce Poesy e Édgar Ramírez, che dal 23 giugno sarà in esclusiva in VOD sulle principali piattaforme (Sky Primafila – Apple Tv – Chili – Google Play – Infinity – TimVision – Rakuten TV – Cg Entertainment – The FIlm Club). Il mimo (Eisenberg) infatti, reclutato dal cugino Georges Loinger, comandante dell’unità Oeuvre de Secours aux Enfants, insieme alla politicamente impegnata Emma (Poésy), portò dalla Francia alla neutrale Svizzera un nutrito gruppo di bambini. E questo grazie anche all’incanto della sua arte. “Marceau manteneva i bambini tranquilli mentre fuggivano – ha detto Philippe Mora, figlio di uno dei compagni di resistenza di Marceau -. Non si serviva delle sue abilità recitative solo per mettere a proprio agio i bambini, le usava per salvare le loro vite. Se fossero stati scoperti dai tedeschi, nessuno di loro avrebbe avuto scampo. Stava mimando per la sua e la loro vita”. Fino ad allora il giovane Marcel era stato soltanto uno dei tanti aspiranti attori di origini ebraiche che cresce in un’Europa occupata dai tedeschi del Terzo Reich e non ha alcuna intenzione di farsi coinvolgere dal conflitto e finire al fronte. Preferisce esibirsi nei locali di burlesque, seppur contrastato dal padre che lo vorrebbe macellaio come lui.
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