avvocatoinprimafila il metodo apf

Marchè Cannes, il virtuale piace, numeri record

Si è chiusa con risultati che gli organizzatori dicono “superiori a ogni aspettativa” l’edizione più difficile, innovativa, stimolante del tradizionale Marché du Film che dal 1959 accompagna il Festival di Cannes e dal 1979 ha letteralmente “messo le tende” dentro e intorno all’imponente Palais du Festival sulla Croisette. Accettata la sfida dell’emergenza sanitaria e l’impossibilità di riunire in Costa Azzurra la comunità cinematografica mondiale, il direttore del Mercato, Jerome Paillard ha realizzato in tempi record un “mercato online” con l’intento di fidelizzare anche via internet compratori, venditori, agenzie nazionali e industrie del settore audiovisivo. Le cifre rese note parlano di 10.000 partecipanti iscritti (a prezzi di favore), 1200 film presentati sulla piattaforma Cinando, 300 stand virtuali (tra cui la Spagna si è guadagnata il premio per il più inventivo ed elegante), 40.000 spettatori nelle sale virtuali organizzate appositamente.
    Tra i titoli più gettonati di questi ci sono ovviamente alcune tra i più attesi del “label Cannes”, ovvero i film che il direttore Fremaux ha annunciato come virtualmente selezionati: il commovente “Anothe Round” di Thomas Vinterberg, la fresca rivelazione francese “Gagarin” (che si vedrà anche in Italia), il nuovo lavoro di François Ozon “L’estate dell’85”, ma anche un nuovo titolo di Pablo Larrain, “Spencer” dedicato alla principessa triste, Lady Diana, con Kirsten Stewart nel ruolo principale e l’inglese “Mothering Sunday” con Olivia Colman (“La favorita”) e Colin Firth. A sorpresa però sono alcuni blockbuster americani, prodotti da compagnie satelliti delle major, ad avere avuto la maggiore attrattiva. E’ tornato d’attualità l’ormai favoleggiato “Ferrari” di Michael Mann sul Re di Maranello; è stato conteso a cifre importanti “Armageddon Time”di James Gray che torna nello spazio dopo “Ad Astra”in compagnia di Oscar Isaac, Robert De Niro, Donald Sutherland, Anne Hathaway and Cate Blanchett; si è molto parlato di alcuni autori italiani come Gianfranco Rosi (atteso a Venezia con Notturno), Gabriele Muccino (“I migliori anni”), i Manetti Bros (“Diabolik”) e ovviamente Nanni Moretti con Tre Piani. (ANSA).
   

Exit mobile version