“L’emozione mi ha toccato il cuore, ma le gambe hanno retto e ho camminato con la scia della lava della mia Etna”. Così Guia Jelo, tra le protagoniste del film ‘Lupo Bianco’, prodotto da CinemaSet di Antonio Chiaramonte, ha descritto la gioia per la partecipazione alla Mostra del Cinema di Venezia. Fasciata in uno splendido abito porpora, realizzato dalla costumista scenografa Giovanna Adelaide Giorgianni, ha sfilato sul red carpet con la consueta grazia ed eleganza. Un momento speciale questo per Guia Jelo che, al momento, si divide tra due set, in due prestigiose serie televisive: per Raiplay, prodotto dalla Stand by me, in un ruolo comico, a fianco di Neri Marcorè, dal titolo “Le più belle frasi di Ocho”; per la regia di Laura Muscardin e per Amazon Prime, prodotto da Indigo Film, “The Bad Guy”, nel ruolo di un magistrato capo del pool antimafia, a fianco di Luigi lo Cascio, per la regia di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi. In uscita a dicembre sarà, inoltre, nel film “La befana vien di notte 2”, prodotto da “Lucky Red”, con Monica Bellucci, a fianco di Fabio de Luigi e Alessandro Haber, per la regia di Paola Randi. Sempre nell’ambito dei film di impegno sociale, Guia Jelo racconta, come anticipazione, di un nuovo progetto in cantiere, per CinemaSet, per il quale conta, con entusiasmo, sul patrocinio del Miur grazie all’avvocato Enzo Guarnera, componente del comitato tecnico scientifico. La pellicola la vedrebbe debuttare come autrice di un soggetto e regista di un mediometraggio, sul bullismo e l’animalismo, ribadendo così il suo grande amore equino. Menzione meritatissima quella che ha visto lo scorso 8 settembre ‘Lupo Bianco’, il film dedicato alla vita di Carlo Olmo, aggiudicarsi l’International Starlight Cinema Award alla 78° Mostra del Cinema di Venezia. Un riconoscimento ambito riservato ai lungometraggi dal forte impegno sociale, istituito dalla giuria dei giornalisti e critici del settore cinematografico internazionale, che da otto anni si tiene all’interno della celebre manifestazione. Il film racconta la vita straordinaria del filantropo vercellese, da orfano per sette anni in una struttura minorile sino alla nomina a Cavaliere al merito della Repubblica Italiana per le grandiose opere di benemerenza compiute al tempo del Covid, grazie a cui è stato possibile salvare migliaia di vite umane, sottraendole a malattia e povertà. La consegna del riconoscimento si è svolta all’interno dello spazio della ‘Fondazione Ente dello Spettacolo’, all’Hotel ‘Excelsior’. L’opera, che porta lustro al Piemonte generoso e munifico, in grado di dare bella prova di sé in Italia e anche sul set, è stata girata nel vercellese e scritta dagli sceneggiatori Stephanie Beatrice Genova e Alessandro Ferrara. Porta la firma del regista siciliano Tony Gangitano ed è prodotta dal catanese Antonio Chiaramonte, per la casa di produzione ‘CinemaSet’, che lo scorso anno ha già vinto, con il film ‘Io ho denunciato’, il premio come miglior produttore cinematografico internazionale di impegno sociale. Nel cast, tra i protagonisti, Sebastiano Somma, Remo Girone, Morgana Forcella, Guia Jelo, Vincent Riotta e Gaetano Aronica. Con loro, tra gli altri, anche Maurizio Nicolosi, Francesca Rettondini, Rosario Petix e Monia Manzo.