(ANSA) – ROMA, 23 AGO – Caligari non era uno che ci sapeva fare con le cose della vita e lo sapeva.”Muoio come uno stronzo: ho fatto solo tre film” diceva prima di morire, come ricorda più volte Valerio Mastandrea in ‘Se c’è un aldilà sono fottuto. Vita e cinema di Claudio Caligari’ di Simone Isola e Fausto Trombetta in Concorso a Venezia Classici Documentari alla 76a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre) . E fa così davvero impressione vedere l’autore di un capolavoro assoluto come ‘Amore tossico’, un regista timido, di poche parole e mai davvero valutato per quanto meritava davvero, mettere mano alla sua ultima opera ‘Non essere cattivo’, quando era ormai malato terminale (morirà a 67 anni appena finito il montaggio). Borsalino nero, voce rotta e fioca per il male, cappotto scuro e un’immancabile sciarpa, vediamo nel docu Caligari muoversi piano sul set, come un fantasma, occhi tristi e assistenza affettuosa da parte da quel Mastandrea vero motore di questa sua ultima opera.